Il Consiglio federale della Federcalcio ha apportato una modifica all’articolo 62 delle norme federali: stop alle partite di calcio non solo per striscioni razzisti e petardi ma, da adesso, anche per “cori, grida e ogni altra manifestazione discriminatoria”.
Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, spiega: «È una scelta di politica sportiva adottata dalla Federcalcio sin dal 20 aprile scorso ed è condivisa anche dalla Uefa».