Calcio/ Palazzi incontra il procuratore antimafia Piero Grasso: flussi di denaro provenienti da attività illecite è l’oggetto del loro incontro

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Conferenza stampa di Stefano Palazzi. Fra gli argomenti trattati spiccano i flussi di denaro provenienti da attività illecite

Stefano Palazzi ha aspettato la fine della stagione calcistica per rilasciare una conferenza stampa dove fa chiarezza sul ruolo, attuale e futuro, della Superprocura.

Portati avanti oltre 2000 procedimenti.

Il 90% di questi procedimenti è stato mutato in sanzioni. L’errore principale, che ha rallentato di molto i lavori, è stato accorpare  Ufficio Indagini e Procura Federale.

Palazzi è stato chiaro: «Dobbiamo lavorare ancora meglio per accelerare ulteriormente i procedimenti». La celerità è un cavallo di battaglia anche del numero 1 del mondo del calcio: Giancarlo Abete.

Quattro sono i settori dove la Superprocura porterà avanti le sue indagini con maggiore attenzione: 1- frode sportiva legate a scommesse sportive. 2- tutela dei minori. 3- controllo dei flussi di denaro. 4- controllo sulle gestione economica delle società.

Fra questi argomenti desta particolare attualità, per via del recente rapporto dell’OCSE, il tema del denaro proveniente da attività illecite. A riguardo c’è stato un contatto fra il procuratore antimafia, Piero Grasso, e Stefano Palazzi.

«Si è dimostrato molto attento al nostro mondo, oltre ad essere un conoscitore del calcio. Il nostro intervento riguarderebbe, una volta ricevuta e riscontrata la notizia della violazione, il controllo delle società di calcio». Queste le dichiarazioni di Palazzi.

Questo incontro ha provocato la reazione, seguita da controreazione di Palazzi, di Franco Carraro. Queste le parole dell’ex numero 1 del calcio: «mi auguro siano stati in buona fede, e suggerisco per il futuro controlli a sorpresa, tipo antidoping».

Palazzi, scelto qualche anno fa proprio da Carraro, salvo pentirsene dopo calciopoli, ha replicato: «Non rispondo alle sue accuse, posso solo dire che la sua è una critica soggettiva che rispetto, ognuno è libero di esercitare il suo diritto di critica. Noi non possiamo replicare per il ruolo che occupiamo».

Chiusura su Moggi: «l’ex dg della Juve non fa più parte dell’ordinamento sportivo, resta difficile pensare che i Menarini possano essere sanzionati se parlano con lui e gli chiedono qualche consiglio di mercato».

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