Calcio, Sampdoria: paura serie B, adesso serve l'impresa

GENOVA 9 MAG Come cessano i – GENOVA, 9 MAG – Come cessano i sogni quando si comprende di sognare. Cosi', al 96' di un brutto, bruttissimo derby disputato al Ferraris la Sampdoria si e' svegliata di colpo comprendendo quanto sia vicina la Serie B. Il day after dei blucerchiati e' fatto di riposo, lacrime e lettura dei giornali. Lettura non piacevole. E se e' vero che molti danno la colpa agli stessi giocatori per una stagione buttata via, per la mancanza di concentrazione, per il non esser diventati quei giocatori-operai, e' anche vero che la Samp, da quando sono stati venduti in rapida successione Cassano e Pazzini, scende in campo accompagnata dalla jella. Come ieri sera, quando Boselli ha segnato a tempo scaduto. Ma non e' questo il tempo delle recriminazioni. Anche se ci fosse voglia di riscatto, i tempi sono stretti e la dipendenza dai risultati del Lecce non consente eccessivi ottimismi. La Sampdoria dovra' vincere domenica in casa col Palermo. Se il Lecce dovesse perdere nel derby col Bari, o almeno pareggiare, la Samp tornerebbe momentaneamente in zona sicurezza. Poi ci sara' la Roma all'Olimpico, Roma guidata proprio da quel Vincenzo 'aeroplanino' Montella che fece grande la Sampdoria e ne provoco', involontariamente, la discesa in serie B. Era il 1999, e il blucerchiato Montella (20 gol in 30 partite) si fermo' per una pubalgia. Senza il suo campione, la Samp sprofondo'. Corsi e ricorsi della storia. Ma adesso la Samp deve dar fondo alle proprie energie e soprattutto evitare la paura. Gli uomini di Cavasin si troveranno domani alle 15 nel centro sportivo 'Mugnaini' di Bogliasco per riprendere la preparazione in vista della gara casalinga col Palermo. Prima cosa da fare e' accertare lo stato degli infortunati, a partire da Gastaldello la cui assenza ieri e' stata, probabilmente, determinante. La squadra tornera' probabilmente in ritiro a Novi Ligure per perfezionare la preparazione. La partita col Palermo e' la partita della vita e i doriani non possono sbagliare. Lo sanno, lo sa Cavasin, lo sa la societa' che continua a dire: rimarremo a fianco della squadra. Un 'beau geste', soprattutto di questi tempi, che dovra' pero' concretizzarsi con il mantenimento della rosa attuale e facendo investimenti magari nel reparto d'attacco e, perche' no, anche sulle fasce. Poi ci sara' da pensare al nuovo allenatore e quindi avere la voglia di tornare nel massimo campionato. Questo, sempre che la Sampdoria spicciarsi e non permanere nel limbo della B troppo a lungo.

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