Calciomercato/ Dopo Kakà al Real, Ibrahimovic vicinissimo al Barcellona: è fuga dei campioni dall’Italia

C’era una volta il campionato più bello del mondo. I calciatori di ogni parte del globo fremevano nell’attesa di una chiamata dall’Italia. Ora, i campioni della serie A preferiscono fare le valigie. La meta preferita di quest’estate sembra essere la Spagna. Dopo l’annuncio-choc del passaggio di Kakà dal Milan al Real Madrid, a breve potrebbe essere il turno di Zlatan Ibrahimovic.

Il fuoriclasse dell’Inter sarebbe in procinto di passare al Barcellona, anche se il club di via Durini ha prontamente smentito le voci trapelate oggi su alcuni quotidiani spagnoli. Eppure, le parole del patron nerazzurro Massimo Moratti («certamente, visto il periodo, qualcuno partirà») suonano come una resa.

Secondo il “Mundo Deportivo” l’accordo tra i due club sarebbe ormai raggiunto: 10 milioni più il cartellino del camerunense Eto’o dovrebbero bastare a convincere la società nerazzurra. L’unico scoglio ancora da superare sarebbe l’intesa economica con lo svedese, uomo dal carattere non certo semplice, bizzoso in campo come nella vita. Per il giornale iberico, un peso determinante nella decisione dello svedese potrebbe giocarlo l’ossessione per la Champions League, trofeo che ancora manca nella sua bacheca personale. E proprio i blaugrana sono freschi detentori del titolo continentale.

L’operazione non ha ancora raggiunto l’ufficialità, anche se il Barca sta cercando di stringere i tempi, visto che entro il 30 giugno il club dovrà chiudere il bilancio economico relativo al 2009 e vorrebbe inserire nelle voci l’acquisto di “Ibracadabra”. Questa soluzione accontenterebbe inoltre sia Eto’o, che non ha rinnovato con i catalani il contratto in scadenza nel 2010, e lo stesso Barcellona, che non vorrebbe perdere l’attaccante a parametro zero tra un anno.

La “fuga dei piedi buoni” dal Belpaese potrebbe non esaurirsi qui. Sempre nell’Inter potrebbe scoppiare un altro caso, quello del brasiliano Maicon che senza mezzi termini ha detto di sentirsi «trascurato» dalla società e di vagliare dunque l’ipotesi di un trasferimento. Con buona pace di Marcello Lippi, che, commentando la partenza di Kakà, aveva dichiarato che per il ct della nazionale «più stranieri vanno via, meglio è».

* Scuola superiore Giornalismo Luiss

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