Camorra: in manette Mario Caterino, numero due dei Casalesi

NAPOLI – Il boss latitante Mario Caterino, indicato come il numero 2 del clan dei Casalesi e ricercato da oltre sei anni, e' stato arrestato oggi in un'abitazione di Casal di Principe dagli agenti della squadra mobile di Caserta e dello Sco. Esponente del gruppo che fa capo al boss Francesco Schiavone, soprannominato 'Sandokan', Caterino era il principale boss dell'organizzazione ancora irreperibile insieme con Michele Zagaria ed era inserito nell' elenco dei trenta latitanti piu' pericolosi. Nei suoi confronti tre anni fa, nell'ambito dell'operazione ''Spartacus 3'', era stata emessa un'ordinanza di custodia cautelare per associazione camorristica ed estorsione. Il boss, soprannominato 'a bott', e' stato condannato all'ergastolo al termine del primo processo Spartacus in quanto ritenuto responsabile dell'omicidio di Vincenzo De Falco, avvenuto nel 1991. Nel 2005, poco prima dell'emissione del verdetto, si diede alla macchia. Secondo gli inquirenti, fu comunque dopo l'uccisione del boss Antonio Bardellino che Caterino assunse una posizione di primo piano all'interno dell'organizzazione. Stamane il blitz della polizia nell'appartamento via Toscanini a Casal di Principe – in pratica nel suo ''regno'' – alla quale si accede da un cortile. L'uomo che lo ospitava, un imbianchino incensurato, Crescenzio Della Corte, e' stato arrestato. Secondo diversi pentiti, Caterino e' uno dei piu' fidati referenti di Sandokan che gli aveva affidato, assieme ai nipoti Sebastiano Panaro, ''Camardone'' e Nicola Panaro, ''Principino'', entrambi detenuti, la gestione degli affari illeciti piu' delicati nel nevralgico comprensorio di Casal di Principe. A loro, infatti, spettava la gestione delle estorsioni e il pagamento degli ''stipendi'' agli affiliati. Un ''esponente storico della cosca, un personaggio pericoloso che insieme con il latitante Zagaria gestisce le attivita' illegali dell'organizzazione'': cosi' il procuratore di Napoli Giovandomenico Lepore ha definito Caterino. Il procuratore ha sottolineato il ''lavoro sul campo'' svolto dai magistrati e dalle forze dell'ordine nell'attivita' di contrasto alla criminalita' organizzata. Ed ha detto che si sta lavorando in sinergia per individuare e catturare non solo l'altro esponente di spicco dei Casalesi ancora in liberta', Michele Zagaria, ma anche altri latitanti dell'area napoletana. La cattura del latitante e' stata commentata anche dal ministro della Giustizia Angelino Alfano. ''Grandissima soddisfazione – ha detto il ministro – per la brillante operazione che ha portato alla cattura del boss Mario Caterino, considerato il numero 2 del clan dei Casalesi. L'arresto di oggi rappresenta l'ennesimo e straordinario successo della squadra Stato nella lotta alla criminalità organizzata''. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, dal canto suo parla di successo straordinario ''che stringe il cerchio intorno alla latitanza di Michele Zagaria''.

Gestione cookie