Cannes: Drive, dal 'Tarantino danese' un noir tutto auto e sangue

Non si deve prendere troppo alla leggera 'Drive' noir tratto da un romanzo di James Sallis passa – Non si deve prendere troppo alla leggera 'Drive', noir tratto da un romanzo di James Sallis passato oggi in concorso a Cannes. E' un film infatti pieno di ritmo e musica piombato come dal cielo su questo festival che sembra volare troppo alto. Firmato dal quarantenne danese Nicolas Winding Refn, considerato una sorta di Tarantino europeo, racconta con stile e ironia la storia semplice di uno stuntman che di notte diventa ladro di automobili. A interpretare Drive, e' Ryan Gosling, attore e musicista canadese (ha fondato un duo musicale indie rock, i Dead Man's Bones), e, tra l'altro, attivista impegnato in varie cause umanitarie. Una faccia da bravo ragazzo che si muove lentamente come Clint Eastwood e con uno sguardo dolce, almeno nella prima parte del film. Capace di notte di sfuggire con freddezza e calma a qualsiasi inseguimento della polizia di Los Angeles, di giorno sembra proprio un bravo ragazzo questo Drive. Riesce anche, tra una rapina e l'altra, a legarsi ad Irene (Carey Mulligan) una bella vicina con tanto di figlio adolescente incontrata in un supermercato. Ma appena le cose si mettono male, una rapina sbagliata e gente che vuole quei soldi, entra in scena il duro che c'e' in lui. Poco amante delle armi da fuoco (e' una sua inderogabile regola), sa pero adattarsi alla grande. Oltre a saper guidare a 200 km all'ora la sua Mustang 428R per le strade di Los Angeles, quando si tratta di difendersi non manca di inventiva. Tutto diventa buono: martello e chiodi (una citazione di Old Boy di Park Chan Wook), forchette e anche la suola della sua scarpa destra capace di schiacciare un cranio fino quasi a farlo scomparire. Al fianco di Gosling, nel cast del film che potrebbe essere la vera sorpresa di questa edizione di Cannes, troviamo Carey Mulligan altro nastro nascente di Hollywood, Ron Perlman, Albert Brooks, Christina Hendricks e Oscar Isaac. ''Inaccettabile quello che ha detto Lars Von Trier in conferenza stampa – ha detto il regista oggi facendo riferimento alla dichiarazioni su Hitler ed Israele del suo connazionale -. Tutto questo e' forse il frutto di una mentalita' ristretta del nostro paese a volte incapace di vedere agli altri popoli. Comunque – ha concluso Refner – e' qualcosa che ha fatto soffrire molto la mia famiglia''.

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