Cannes: ovazione per "Habemus papam" e Moretti piange

CANNES 13 MAG Applausi che sembravano non finire mai durati – CANNES, 13 MAG – Applausi che sembravano non finire mai, durati quasi 10 minuti, ritmati, convinti. La proiezione ufficiale di Habemus Papam stasera al festival di Cannes e' stata un grande successo. Mentre scorrevano i titoli di coda e partivano i primi battimani, Nanni Moretti ha cercato di trattenersi, ma l'emozione del Grand Theatre Lumiere con gli spettatori tutti in piedi in platea e in galleria e' stata cosi' forte che e' scoppiato a piangere abbracciando i suoi attori, mentre in sala gli applausi continuavano. Il francese Michel Piccoli, il protagonista di Habemus Papam, giocava evidentemente in casa, ma l'ovazione di Cannes e' stata grande per lui, per Margherita Buy, per Jerzy Stuhr, Renato Scarpa e tutti gli altri. E' rimasto seduto, quasi intimidito, Pietro, il figlio che Nanni ha voluto portare a Cannes. Dopo il film tutti a festeggiare, con amici e ospiti di riguardo, ad un ristorante sulla spiaggia della Croisette Cheri Cheri che dopo diventera' una festa. La Montee des Marches alle 19 ha avuto per colonna sonora la struggente Todo Cambia, cantata da Mercedes Sosa, che Moretti ha voluto inserire in una scena del film. Nella giornata Moretti aveva presentato il film alla stampa internazionale e nel pomeriggio aveva incontrato i giornalisti italiani. Inutili i tentativi di porre domande sull'attualita', Moretti ha resistito tenacemente, mentre Piccoli non si e' tirato indietro: ''Comprendo perche' Nanni Moretti non voglia parlare di politica. Immagino che la presenza continua di Berlusconi sia per lui un dolore come e' un dolore per molti italiani e per quei francesi che sanno chi è. Moretti – ha proseguito l'attore classe 1925 – è stato un regista politico e un cittadino politico che ha fatto anche molto per le sue idee. Ha il diritto di essere ormai sfiancato, come al solito, tiene duro e non si espone più di tanto quando le domande cercano di entrare nell'attualità''. Il regista, dopo aver ribadito che sia 'La messa e' finita sia appunto Habemus Papam sono ''due film scritti e diretti da un ateo'' ha aggiunto: ''Dunque mi meraviglio ancora di chi mi accusa che in questi lavori non ci sia la fede''. Si e' lasciato andare poi solo a una considerazione che riguarda Vaticano e politica italiana e mondiale. ''Le alte gerarchie ecclesiastiche – ha detto rispondendo ad un giornalista inglese – sono sempre intervenute nella vita politica italiana. Solo, va detto, che ora la politica recepisce con più agitazione queste indicazioni di quello che accadeva solo pochi anni fa''. Ad una giornalista della Radio Svizzera ha replicato: ''Certo chi si aspettava un film di denuncia sarà rimasto deluso. Mentre lo giravamo si é parlato dello scandalo dei preti pedofili e soprattutto della copertura che avevano avuto dal Vaticano. Lo stesso attore polacco Jerzy Stuhr (che in Habemus Papam interpreta il dinamico portavoce del Vaticano) nei suoi viaggi in Polonia aveva capito che il clima verso la Chiesa era cambiato per questi scandali e mi aveva suggerito di ritoccare la sceneggiatura, ma io non l'ho fatto. Non volevo che l'attualità entrasse in questo film''. Infine: le critiche del Vaticano? ''No – si e' arrabbiato Moretti – sono venute al film isolatissime e non rappresentative. Non ne ho approfittato per fare la vittima. E' un ruolo che non mi piace interpretare''.

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