La giuria del sessantaduesimo Festival di Cannes, presieduta da Isabelle Huppert, ha assegnato la Palma d’oro al film in bianco e nero del maestro austriaco Michael Haneke, dramma capace di esplorare le radici più intime del nazismo. Il Grand Prix è andato a “Un profeta” di Jacques Audiard. Per la migliore regia riconoscimento a Brillante Mendoza per “Kinatay”. Il premio per il migliore attore se l’è aggiudicato Christoph Waltz per “Inglorious Basterds” di Quentin Tarantino, quello per la migliore attrice è invece andato a Charlotte Gainsbourg per “Antichrist “di Lars Von Trier. Niente da fare per “Vincere”, unico italiano in concorso, di Marco Belloccio che ha così commentato il verdetto della giuria: “Mi dispiace che il film non abbia avuto nessun riconoscimento anche perché la reazione del pubblico e della stampa a livello nazionale e soprattutto internazionale è stata estremamente lusinghiera ed entusiastica”.
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