Quasi tutti i pontili di ormeggio delle barche nel porto dell’isola di Ponza sono stati sequestrati per ordine della procura della Repubblica di Latina.
Per i numerosi marinai del week end che si erano fiondati a Ponza attratti dal tempo finalmente estivo è stata una amara delusione. Il caos provocato dall’affollamento delle barche in rada è stato notevole. Ovviamente molto è anche esagerazione dovuta al nervosismo. Ponza vive di tre – quattro mesi di turismo ed è in una fase di espansione, con i prezzi tutti in salita. I pontili sono controllati da alcune famiglie e cooperative, che fanno pagare l’ormeggio come in Costa Smeralda, mentre il Comune fa pagare suoi autonomi balzelli a fronte di ben poco.
L’affollamento in rada non è per P0nza un avvenimento eccezionale. Data la modesta capacità di accoglienza dei pontili e per sfuggire alla esosità degli ormeggiatori le grosse barche già in condizioni normali danno l’ancora fuori del porto. La cosa porta un ulteriore vantaggio in quelle non infrequenti notti in cui si alza il vento di levante che prende d’infilata all’improvviso la rata e costringe tutte le barche a una precipitosa quanto rischiosa fuga nel buio e nel caos.
Il sequestro di dieci pontili era stato eseguito giovedì su ordine della procura di Latina. Il questore di Latina, Nicolò D’Angelo, ha anche mandato sull’isola 24 uomini di rinforzo per prevenire problemi di ordine pubblico. I commercianti hanno parlato di serrata.
Intanto, il fine settimana è precipitato nel caos, a causa della presenza di numerose barche rimaste in rada con il conseguente aumento del movimento di tender e gommoni che, diretti verso la terraferma, hanno rischiato di intralciare l’arrivo di traghetti e aliscafi. Superlavoro dunque per la Guardia Costiera, con gli uomini che armati di megafono cercavano di fare ordine nel traffico in porto.
Il sequestro dei pontili ha coinvolto anche i distributori di carburante, il che ha reso difficoltosi i rifornimenti per le imbarcazioni.