Carestia di galera, ne ha ammazzate due, nel 2019 giudice scriveva…

Zlatan di donne che riteneva roba sua l’altro giorno ne ha ammazzate due, una perché non obbediva, neanche, letteralmente, a spaccarle la testa. L’altra perché, visto che lui aveva deciso di farla finita, che esisteva a fare se lui non era più vivo? O forse la seconda l’ha ammazzata soltanto per abbuono, sovra mercato del farla finita. Lui era libero, libero anche di uccidere. Non avrebbe dovuto essere libero. E non è il senno di poi, il facile dirlo adesso. A dirlo era stato nel 2019 il magistrato che lo aveva giudicato e condannato.

Con ogni probabilità tragiche conseguenze

Scriveva nel 2019 il magistrato: “Altamente verosimile il verificarsi di nuove violenze…con ogni probabilità escalation violenza e tragiche conseguenze”. Perché il magistrato aveva visto e sottolineava come lui usasse il coltello sulla donna, la soffocasse, le facesse ingerire tranquillanti a forza, le avesse letteralmente spaccato cuoio capelluto picchiandola alla testa…

Carestia di galera

Sì, certo: polizia e carabinieri non possono vigilare su ogni donna minacciata e percossa e non possono controllare ogni maschio cui sia stato imposto divieto di avvicinamento alla potenziale vittima. Non possono perché sono drammaticamente troppi i casi. Sì, certo: non si può mettere in galera come misura di prevenzione e tutela delle donne ogni uomo che per loro è una minaccia. Non si può perché on basterebbero le galere. Ma stavolta…stavolta era scritto nero su bianco, scritto da un magistrato. Stavolta c’è stata carestia di galera, provocata carestia. E da qualche parte, in qualche Procura o Prefettura o Commissariato e Tenenza ci si è arresi o accomodati a questa palese, lampante, mastodontica carestia di galera.

 

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