Caso Asor Rosa: domani sul Foglio appello contro “l’antidemocrazia”

Pubblicato il 14 Aprile 2011 - 19:48 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Sul ‘Foglio di domani verra’ pubblicato un appello contro l”’antidemocrazia intollerante e anticostituzionale”. L’iniziativa e’ collegata alle polemiche suscitate da un controverso articolo di Alberto Asor Rosa pubblicato ieri dal ‘Manifesto’. Tra i firmatari ci saranno Marco Tarquinio (direttore di Avvenire), Piero Ostellino e Giovanni Belardelli (editorialisti del Corriere della Sera), Stefano Fassina (responsabile economia del Pd e membro della segreteria del Partito), Franca Chiaromonte (parlamentare Pd), Giorgio Tonini (senatore del Pd).

Matura in ambienti democratici – si legge in una nota del quotidiano diretto da Giuliano Ferrara – una tendenza alla ripulsa della democrazia liberale e a contestare il regolare funzionamento delle istituzioni repubblicane. L’ultima trovata e’ una ‘prova di forza dall’alto’ che ‘congeli le Camere’ e imponga ‘d’autorita’ una nuova legge elettorale’ con l’aiuto, esplicitamente richiesto, degli apparati preposti alla tutela dell’ordine pubblico, Carabinieri e Polizia di stato (Alberto Asor Rosa, il manifesto, 13 aprile 2011).

E questo e’ solo l’ultimo di numerosi e allarmanti pronunciamenti in favore di vie extraistituzionali al cambiamento di governo. Abbiamo opinioni diverse, e in qualche caso opposte, sullo stato della democrazia in Italia, sulle politiche di governo e maggioranza, sulle decisioni in materia di giustizia e di legalita’. Ma giudichiamo estremamente gravi le soluzioni anticostituzionali invocate, anche in forme meno rozze, da alcuni leader d’opinione che mostrano di voler rinunciare all’unico metodo possibile di iniziativa e di lotta in una democrazia repubblicana europea e occidentale: la costruzione, nel conflitto ordinato e istituzionalmente normato, di una alternativa di governo fondata sul consenso dei cittadini.

Siamo convinti – concludono i firmatari – che occorra vigilare contro ogni impulso alla prova di forza e contro una torsione culturale verso la trasformazione della politica in intolleranza, chiusura settaria,demonizzazione del nemico, antidemocrazia comunque motivata o mascherata.