Catania: disoccupato suicida con auto in mare. L'aveva scritto su Facebook

CATANIA – Aveva annunciato l'addio al mondo con un messaggio criptico pubblicato, oltre due settimana fa, sul proprio profilo di Facebook spiegando di essere disperato perche' senza lavoro: oggi lo hanno trovato i vigili del fuoco, morto annegato, dentro la sua auto, nel porticciolo del lungomare Ognina di Catania. Del caso del disoccupato di 39 anni, Gaetano Privitera, si erano occupati anche nei giorni scorsi il quotidiano La Sicilia e ieri la trasmissione televisiva di Raitre 'Chi l'ha visto?'. Che potesse trattarsi dell'annuncio di un suicidio l'avevano pensato i carabinieri dopo avere letto sul social network le poche righe vergate dall'uomo alle 17.39 del 18 aprile scorso: ''E' meglio vivere poco ma bene che non a lungo e male. Addio''. A lanciare l'allarme, tre giorni dopo con una denuncia ai carabinieri di Nicolosi, paese alle pendici dell'Etna, era stata la moglie, Teresa La Terra. La donna ai militari dell'Arma aveva ricostruito il disagio del marito ''rimasto senza lavoro dopo 23 anni di impegno per il fallimento'' del loro supermercato. Privitera aveva trovato un altro impiego ma era stato licenziato per la crisi. Il giorno della sua scomparsa aveva litigato con la moglie, lasciandola sola in casa con il loro amato cane, uno yorkshire terrier bianco di nome Kimono. L'uomo si era arrabbiato all'arrivo dell'ennesima bolletta da pagare e la moglie lo aveva sollecitato a non deprimersi ma a reagire. ''Esco vado a fare un giro per sbollire la rabbia'', ha detto uscendo dall'abitazione portando con se' dei suoi curricula. Poi nessuna sua notizia. Teresa La Terra fino all'ultimo ha sperato che suo marito, come aveva piu' volte annunciato, si fosse recato nel Nord dell'Italia alla ricerca di un lavoro e, tramite 'Chi l'ha visto?', gli aveva lanciato un appello a tornare a casa. Secondo i carabinieri Privitera si sarebbe suicidato lo stesso giorno della scomparsa. Si sarebbe messo alla guida della sua auto, si e' legato la cintura di sicurezza, e si e' lanciato in acqua, raggiungendo una profondita' di 6-7 metri. A notare l'Opel Astra nera in fondo al mare sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco impegnati in un'altra operazione di perlustrazione dei fondali del porticciolo di Ognina. La vettura e' stata recuperata e il corpo estratto dall'auto. Dall'ispezione cadaverica i carabinieri ritengono certa l'ipotesi del suicidio.

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