Le sue campane erano diventate quasi un caso di Stato, per il parroco di Villa Chiaviche non c’è stata pace per quattro anni. I vicini dicevano che il rumore che proveniva dalla sua chiesa era assordante, un incubo chiamato messa che li svegliava tutti i giorni. Don Marino Budellacci però ha risposto di “disturbo all’occupazione e al riposo delle persone” e il Tribunale lo ha assolto.
Il prete, difeso dagli avvocati Riccardo Chiesa e Roberto Iacuzzi, ha spiegato che «il volume delle campane non si può abbassare come fosse una tivù. Quando una campana suona non puoi zittirla a tuo piacimento. Si tratta di campane elettroniche, messe in moto da un martelletto. E’ assurdo che i fedeli non possano essere richiamati a messa dal suono di festa delle campane: non le faccio suonare tutto il giorno».