Cgil: il tesseramento tiene. ma si chiude il bilancio in rosso

ROMA – Il tesseramento della Cgil tiene ma aumenta la spesa per le iniziative politiche e il bilancio del 2010 si chiude in rosso per un milione di euro. Il direttivo dell'organizzazione ha approvato oggi il bilancio consuntivo dal quale emerge una spesa per le iniziative politiche (comprese le manifestazioni e i convegni) in aumento di circa 700.000 euro rispetto a quanto preventivato. Un costo questo compensato in parte dai risparmi che si sono avuti nell'organizzazione del congresso nazionale 2010 (quasi 200.000 euro) per il quale erano stati accantonati negli anni 1,6 milioni di euro. La Cgil nel 2010 e' stata in piazza con numerose manifestazioni e iniziative, eventi questi che hanno pesato sulle casse dell'organizzazione. Il sindacato comunque ha fatto fronte alla difficile situazione economica con una tenuta del tesseramento e un lievissimo aumento degli iscritti (+0,04%). La Cgil nell'anno ha registrato 5.748.269 tessere con un aumento di 2.104 unita' rispetto all'anno precedente. La Fiom, pur perdendo quasi 800 iscritti e' tornata il terzo sindacato piazzandosi con 362.667 tessere alle spalle della Funzione pubblica (saldamente in testa con 409.389 iscritti) e il Commercio (379.786 iscritti, in aumento del 2,02%). Gli edili perdono iscritti e diventano il quarto sindacato. Tengono gli attivi (-0,03%) con 2.661.183 iscritti nel complesso grazie soprattutto alla crescita del sindacato degli atipici (il Nidil) che ha aumentato le tessere del 28% con 11.676 tessere in piu' sul 2009). Bene, fa sapere il sindacato, anche il risultato del tesseramento tra i giovani e gli immigrati. ''L'obiettivo del sindacato – si legge in una nota diffusa dalla Cgil – e' quello di raggiungere i sei milioni di iscritti entro i prossimi due anni''. La Cgil ha parlato di ''grande riuscita'' dello sciopero generale del 6 maggio con un coinvolgimento dei lavoratori ben oltre la base diretta di consenso della Cgil ma ribadisce la necessita' di ''ridiscutere un sistema di regole certe'' sul fronte contrattuale che possa garantire la negoziazione nazionale e di secondo livello (domani il direttivo varera' la proposta di riforma del modello contrattuale). Intanto sara' necessario tirare la cinghia: la differenza tra costi e entrate nel 2010 e' stato di circa un milione di euro, perdita che e' stata coperta con le riserve patrimoniali del sindacato portandole da 6,4 a 5,4 milioni.

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