Choc a Cannes: film sulla morte di Lady D con la foto di lei morente

CANNES 10 MAG Il volto agonizzante – CANNES, 10 MAG – Il volto agonizzante di Lady Diana dopo lo schianto mortale nel tunnel dell'Alma a Parigi nel 1997, la foto choc che uno dei paparazzi lanciati all'inseguimento di Diana e Dodi Al Fayed non esito' a scattare, e le immagini della macchina distrutta, come un pugno nello stomaco torneranno a far discutere, questa volta al festival di Cannes. Sara' l'attore e regista Keith Allen (Trainspotting), padre di Lily Allen, a portare venerdi' in prima mondiale al festival il suo 'Unlawful Killing', in altre parole omicidio, il film documentario che ha riaperto sulla stampa inglese il dibattito sulla fine di Diana e Dodi, morti nella macchina guidata dall'autista ubriaco Henri Paul che cercava invano di schivare i fotografi impazziti che tentavano di scattare immagini alla coppia. Finito appena il 9 marzo, dopo tre anni di ricerche, il film potrebbe avere nel padre di Dodi, Mohammed Al Fayed, il suo sponsor anche qui al festival perche' al centro c'e' l'inchiesta, che Allen ha seguito udienza dopo udienza, svolta dalla Royal Courts of Justice di Londra sull'ipotesi di una sorta di cospirazione, un omicidio per togliere di mezzo un personaggio che ostacolava i Windsor, ipotesi che il padre di Dodi ha tenacemente sostenuto sin dalla prima ora. Il film, nell'anno in cui Diana avrebbe compiuto 50 anni e con le nozze reali del figlio, il principe William, appena celebrate, darebbe fastidio non poco. E non solo per l'immagine rubata, circolata su internet, ma mai diffusa ufficialmente, di Lady D in punto di morte. Non a caso il Guardian del 7 maggio scorso, ospitando un lungo articolo dello stesso Keith Allen titolava ''il film che gli inglesi non vorrebbero vedere''. E Unlawful Killing che si vedra' venerdi' a Cannes non sara' lo stesso che poi circolera': gli avvocati inglesi hanno chiesto 87 tagli al documentario – spiega al Guardian lo stesso Keith Allen – prima di prendere in considerazione l'ipotesi di proiezione in Gran Bretagna. ''Peccato – aggiunge – perche' questo film poteva essere un antidoto al coma diabetico dei Repubblicani inglesi in questi tempi zuccherosi del royal wedding''.

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