Ciclismo, il fenomeno Pogacar. Ha trionfato alla Vuelta Andalusia. Sta riscrivendo la storia del ciclismo. A 24 anni vanta già un palmares di 50 vittorie tra cui 2 Tour e 3 classiche monumento.
Alla stessa età i più grandi campioni avevano raccolto molto meno, fatta eccezione per Eddy Merckx “il Cannibale”. Quest’anno è partito sgommando: quattro vittorie in cinque gare. L’ultima impresa l’ha messa a segno alla “Vuelta a Andalusia“ (cinque tappe, 15-19 febbraio, 844 km).
Un’altra domenica in gran spolvero a Malaga. La “Ruta del Sol” è sua. Niente da fare per le squadre che volevano arginarlo. Ci hanno provati in tanti: Ineos Grenadiers, Movistar, Alpecin , Eolo Kometa, Bahrain Victorius, Astana. Tadej ha dominato senza problemi
Tadej Pogacar si è espresso ad altissimi livelli nel sud della Spagna. Sabato, ad esempio, lo sloveno ha vinto la terza tappa su quattro arrivando addirittura a braccia alzate sul traguardo di Izneajar dopo i 164,8 km percorsi con partenza da Olvera.
Sull’ultima salita, a 12 km dalla fine, Pogacar ed Enric Mas (Movistar) hanno staccato con facilità il gruppo e alla fine lo sloveno ha messo il turbo e ha chiuso da trionfatore. Terzo posto per Lorenzo Rota a 9” da Pogacar. Buona anche la Vuelta di Damiano Caruso che finisce il giro ancora una volta sorprendendo e piazzandosi nella top 10. L’ultima tappa è stata controllata dalla Movistar; domenica tranquilla, ritmo sostenuto, gruppo unito.
Ultimi due km thrilling. Pogacar ha trascinato i suoi della UAE fino ai 900 metri. Ai 500 si è inserita la Ineos e ha vinto con Omar Fraile che negli ultimi 200 metri ha superato con esperienza Alessandro Covi. Terzo l’ottimo Pasqualon.
Alle spalle di Pogacar si è piazzato Mikel Landa (+1”23’), Santiago Buitrago (+1”28’) Carlos Rodriguez (+1”44’), Enric Mas (+2”03), Tao Gheogan Hart (+2”52’) Damiano Caruso (+3”05), Lorenzo Rota(+3”23).