Cina/ Più di seicento bambini sono rimasti intossicati dal piombo a Baoji. Presa d’assalto la fonderia che ha causato il disastro

Una fonderia dello Shaanxi, nel nord-ovest della Cina, è stata presa d’assalto da centinaia di persone perché ritenuta responsabile dell’intossicazione da piombo di 615 bambini, ossia circa l’80% dei 731 bambini che vivono in due villaggi vicino all’impianto per la fusione di metalli della Dongling. Di questi, 150 si trovano in ospedale.

Inizialmente le autorità locali avevano negato che l’impianto fosse responsabile dell’inquinamento che ha causato i malori. L’irruzione nella fonderia della città di Baoji è stata sedata da un centinaio di poliziotti: l’impianto è stato chiuso già dallo scorso 6 agosto.

Secondo voci che si sono diffuse tra gli abitanti della zona, un giovane si sarebbe suicidato ingerendo del pesticida dopo che gli era stato trovata una forte presenza di piombo nel sangue: «I test della settimana scorsa indicano che su 30 bambini 20 hanno una presenza eccessiva di piombo nel sangue e 10 ne hanno più di 200 milligrammi per litro», ha dichiarato uno dei genitori al giornale China Daily. I valori normali ammessi nel sangue, variano tra lo 0 e i 100 milligrammi.

Lo scandalo era scoppiato nel 2004 nella località di Fengxiang e gli abitanti dell’area avrebbero dovuto essere trasferiti in un posto più sicuro entro il 2006, ma più di 400 famiglie vivono ancora nelle vicinanze dell’impianto.

Una concentrazione troppo alta di piombo nel sangue può provare anemia, debolezza muscolare e, nei casi più gravi, danni irreversibili al cervello.

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