Cinema: nasce 'indi cinema' per film indipendenti italiani

ROMA – Affollato incontro stampa oggi alla Casa del cinema di Roma per la presentazione dell'inedito marchio 'Indi Cinema', una federazione di addetti ai lavori e professionisti che credono nelle potenzialita' future di un settore (la produzione indipendente) che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante anche nel nostro paese. All'atto costitutivo hanno contribuito molte delle associazioni di categoria, a cominciare dall'Anac i cui autori testimoniano cosi' un profondo e moderno coinvolgimento nei meccanismi di finanziamento e produzione delle opere del nuovissimo cinema italiano. L'idea e' semplice: coagulare risorse, pubbliche e private, in grado di alimentare una continuita' produttiva che miri a sfruttare le potenzialita' del digitale (tecnologia a costi sempre piu' competitivi), che riveda in accordo con i sindacati le normative sulle troupes e l'impiego dei professionisti del cinema, che porti a una continuita' d'impegno da cui dovrebbero scaturire, nelle intenzioni dei promotori, giovani leve tenute 'a battesimo' da addetti ai lavori piu' esperti. L'obiettivo e' una linea produttiva per un massimo di 45 film e 24 documentari all'anno con micro budget contenuti entro i 600.000 euro per i lungometraggi e 125.000 euro per i documentari. La proposta ha come obiettivo il coinvolgimento non solo del ministero dei Beni Culturali (con un fondo speciale a remunerazione solo in caso di utile d'incassi) ma anche di quello dello Sviluppo Economico con accesso ai fondi d'incentivo per lo start up delle nuove imprese. Ma la proposta si apre anche al tax shelter e al product placement (fatto innovativo per la scena italiana del cinema indipendente) e alla collaborazione con strutture produttive gia' consolidate. Un codice etico delle imprese aderenti, un'attenzione alternativa al circuito della distribuzione (grazie alla collaborazione non esclusiva dell'Arci), una finestra garantita nei maggiori festival dovrebbero dare visibilita' alla proposta di 'Indi Cinema'. .

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