“Clampi”, nuovo e sofisticato virus trojan semina il terrore tra le banche

Criminali cybernetici hanno creato un nuovo e sofisticato virus trojan, un tipo di virus in grado di provocare danni a un computer e di rubare dati bancari online dai pc infettati. Clampi – questo il nome del «cavallo di Troia» – ha già colpito centinaia di migliaia di computer in Gran Bretagna e Stati Uniti. Agisce quando un utente si collega a siti web che contengono codici dannosi.

Una volta nel pc, il virus cattura password e log-in di conti bancari online, carte di credito e altri siti finanziari e li invia a un server gestito dagli hacker. A quel punto hanno pieno accesso ai soldi dei malcapitati: possono inviare soldi tramite i computer infettati a conti correnti sotto il loro controllo o effettuare acquisti sul web tramite le carte rubate.

Il virus trojan monitorizza una lista di oltre 4.500 siti finanziari. Secondo gli esperti informatici è una delle maggiori minacce per chi utilizza sistemi operativi Microsoft Windows. Orla Cox della Symantec – azienda statunitense nota principalmente per la produzione di software destinato a salvaguardare la sicurezza dei computer da attacchi informatici – sostiene che «Clampi è una terribile minaccia, e solo ora la gente sta cominciando ad accorgersene».

I ricercatori hanno scoperto una lunga lista di siti monitorati dal virus: banche, compagnie di carte di credito, casinò online, e-mail, servizi per effettuare bonifici, siti di vendita al dettaglio, prestatori di mutui e pagine sotto controllo governativo. La prima –  e forte – ondata del fenomeno si è verificata in luglio, prevalentemente negli Stati Uniti e nei Paesi in cui la lingua madre è l’inglese. Stessi disagi, quindi, anche in Gran Bretagna, dove si stimano più di mille computer infettati.

Il più pericoloso per rischiare di contrarre l’«infezione» sembra essere il mercato degli affari medio-piccoli, i cui venditori si sono anche mostrati i più restii a rivelare per quali motivi sono diventati vittime. Gli hacker hanno presentato una lista di falsi pagamenti per una cifra di oltre $150,000.

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