Claps: il dna di Restivo nella maglietta di Elisa che il perito \"bocciato\" non volle analizzare

SALERNO – La maglia bianca di Elisa Claps e' il reperto numero 44. Vincenzo Pascali, il perito bocciato dalla procura di Salerno, non l'aveva inserita tra quelli da analizzare. Ma e' proprio qui che il Ris di Parma e di Roma hanno scoperto tracce del dna di Danilo Restivo. Nella perizia di cui l'ANSA e' entrata in possesso, Giampietro Lago (Ris Parma) e Andrea Berti (Ris Roma), spiegano perche' il lavoro di Pascali sia stato effettivamente insufficiente. E raccontano gli esiti della loro indagine e il metodo utilizzato. LA PERIZIA PASCALI La perizia sul dna elaborata da Vincenzo Pascali ''non rispecchia criteri di adeguatezza rispetto a situazioni complesse'', scrivono i periti. ''Pur esprimendo metodo, prassi di laboratorio ed esperienza tecnica sufficienti rispetto ad uno standard mediamente accettato nel contesto dei laboratori di biologia forense, non soddisfa diversamente criteri di adeguatezza rispetto a situazioni complesse''. SANGUE E SALIVA Il Ris scrive: ''In numerosissimi punti si e' diagnosticata la presenza di sangue umano. In alcuni punti si e' verificata presenza di sostanza salivare; in nessun caso presenza di liquido seminale''. In un passaggio della perizia si sottolinea anche che sulla maglia e' stato rinvenuto ''un profilo multiallelico da riferire a mistura di sostanze biologiche ascrivibili a soggetti, assai verosimilmente due, dei quali uno di sesso femminile ed il secondo di sesso maschile. Il sangue e la saliva, conclude alla fine il Ris, sono ''oltre ogni ragionevole dubbio'', attribuibili rispettivamente a Elisa Claps e Danilo Restivo. IL DNA DI RESTIVO Il Ris spiega di aver trovato corrispondenza tra il dna rilevato sugli oggetti prelevati nella casa inglese di Restivo e quello individuato sulla maglia di Elisa. Inoltre raccontano di aver proceduto al confronto con il profilo genetico ottenuto dalle autorita' inglesi il 28/2/2011. Si tratta di quello richiesto dalla magistratura salernitana direttamente alla banca dati nazionale britannica. METODO Tutti i reperti a disposizione, scrive ancora il Ris, ''sono stati accuratamente ispezionati a luce bianca, mediante ricerca con mezzi fisici (Crimescope) e con metodologie chimiche (Luminol test). CAPELLI DI ELISA E DI TRE DIVERSI INDIVIDUI Il Ris specifica di aver analizzato diversi capelli trovati nel sottotetto della chiesa di Potenza. Dalle analisi effettuate concludono che ''una parte consistente dei capelli in reperto sia verosimilmente da riferire'' a Elisa Claps. Sul luogo del delitto sono stati pero' rinvenuti anche capelli attribuibili a ''tre diversi individui''. Si tratta, sottolineano, ''di tre soggetti ignoti e comunque diversi dal soggetto indagato. .

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