Clegg sconfitto alle amministrative e al referendum

LONDRA 6 MAG ''Abbiamo preso un – LONDRA, 6 MAG – ''Abbiamo preso una brutta botta'': il vice primo ministro britannico, Nick Clegg, aveva oggi la bocca corrucciata di un bambino sull'orlo del pianto, e per lui non poteva essere batosta peggiore: un ''uno-due'' – i risultati delle amministrative e del referendum sul sistema elettorale da lui voluto – proprio mentre si avvicina il primo anniversario della coalizione di governo con i conservatori di David Cameron. Per il partito ''junior partner'' dell'alleanza con i Tory – la prima coalizione di governo del dopoguerra in Gran Bretagna – l'esito delle amministrative di ieri e' stato il peggiore in 30 anni e Clegg ha ammesso che la ''colpa'' e' da attribuire alla percezione che il governo sta riportando la Gran Bretagna all' epoca del thatcherismo negli anni Ottanta. Ma la ''vera'' notizia doveva ancora arrivare, con i risultati del referendum sulla riforma elettorale, cavallo di battaglia dei Liberal- Democratici e pegno imposto ai Tory di David Cameron per entrare nell'alleanza: con 18 milioni di voti nell'urna, quasi il 70% – dicono le proiezioni Bbc – ha bocciato la riforma e solo un terzo dei britannici si e' schierato per il si'. Riforma significava cancellare il sistema attuale del ''first past the post'', una sorta di maggioritario secco in cui e' eletto chi prende anche un voto piu' degli altri, a favore dell' Alternative Vote, il sistema all'australiana in cui si e' eletti con il 50% piu' uno delle preferenze in una lista in cui sono indicati tutti i candidati. Ma, se nessuno dei candidati raggiunge la maggioranza assoluta, si comincia eliminando l'ultimo non eletto redistribuendo i suoi voti tra i rivali/colleghi che lo precedono. E cosi' via fino a che non si arriva alla maggioranza assoluta. Il fiasco di Clegg, frutto anche di una punizione imposta da molti laburisti, che in linea di principio sarebbero stati a favore, indebolisce la coalizione. E i Tory, che avevano osteggiato il referendum e nel voto amministrativo sono andati discretamente bene, non hanno cantato vittoria. La coalizione ''funziona come funzionava un anno fa'', ha detto Cameron, cercando di minimizzare le divisioni nell'alleanza e preparandosi a offrire al ''junior partner'' sconfitto una serie di premi di consolazione per restaurarne l'immagine davanti all' elettorato e al partito: tra questi la riforma della Camera dei Lord, che i Lib Dem vorebbero interamente elettiva. Intanto pero' Clegg si lecca le ferite. Il risultato del voto amministrativo mostra pesanti perdite in importanti consigli locali in citta' del Nord come Liverpool, Hull e Sheffield a vantaggio del Labour. E tra le file del partito circola il malcontento tra chi non ha digerito la alleanza contro natura con i Tory: ''Cameron ha tradito e distrutto la buona volonta' della coalizione'', ha detto al Times Paddy Ashdown, ex leader e ''grande vecchio'' Lib Dem, La crisi del Lib Dem fa da contraltare al successo dei Nazionalisti Scozzesi: risultati preliminari danno la vittoria al partito che vuole l'indipendenza dalla Gran Bretagna, anche se l'affluenza alle urne e' stata piu' bassa del solito, un dato che toglie forza all'ipotesi di un futuro referendum separatista.

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