COFFERATI NON SI RICANDIDA A SINDACO DI BOLOGNA PER MOTIVI FAMIGLIARI

Cofferati_figlio Sergio Cofferati non si ricandida «per motivi di famiglia» al secondo mandato di sindaco a Bologna, dove si voterà in primavera. «La prima persona a cui l’ho comunicato è stato il segretario del Pd Walter Veltroni», ha reso noto l’ex segretario generale della Cgil. «È stata una scelta esclusivamente familiare. Nel fine settimana mio figlio e la mia compagna erano a Bologna. E 600 km in due giorni per un bambino di pochi mesi – la compagna e il figlio di Cofferati vivono infatti a Genova e non intendono trasferirsi – non si possono replicare in continuazione. Non si può pensare che un bambino cresca passando gran parte del suo tempo su un’autostrada».

«NESSUN RIMPROVERO – «Di fronte a motivazioni così forti, non ci sono possibili rimproveri», ha detto Veltroni. Il segretario del Pd è rimasto sorpreso ma, assicurano fonti a lui vicine che confermano che il segretario l’ha saputo in anteprima martedì scorso, nessuna critica a Cofferati. «È una decisione maturata adesso, a sorpresa, dal momento che fino a qualche settimana fa tutto era legato alla ricandidatura di Cofferati».

FUTURO – Nel futuro politico di Cofferati c’è una possibile candidatura al Parlamento europeo, i cui impegni sono più compatibili con la vita familiare. Per individuare il candidato del Pd a sindaco del capoluogo emiliano «ora bisogna fare primarie aperte a tutti i cittadini», ha commentato il prodiano Arturo Parisi, ex ministro della Difesa. Ma lo stesso Cofferati ha chiesto al Pd di trovare subito, «già domani», un candidato da portare alle primarie di partito e poi eventualmente a quelle di coalizione. «Il gruppo dirigente deve avere una sua proposta. Se nascerà nelle prossime ore sarà un segno non solo di unità ma anche di forza».

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