Como / Indagata la sorella minore della donna trovata carbonizzata nel cortile di casa

Pubblicato il 23 Luglio 2009 - 12:15 OLTRE 6 MESI FA

Prima importante svolta nelle indagini sull’omicidio di Maria Rosa Albertani, la donna di 39 anni trovata carbonizzata il 14 luglio scorso nel cortile della casa di famiglia in via Toti a Cirimido, nel Comasco. I sostituti Maria Vittoria Isella e Giuseppe Rose della Procura di Como, infatti, hanno iscritto sul registro degli indagati la sorella minore Stefania, la stessa che il 9 luglio era andata dai carabinieri di Lomazzo per denunciare Mary perchè si era appropriata di circa 100mila euro che la famiglia le avrebbe consegnato per poter riacquistare all’asta fallimentare proprio quella casa. Tra le due donne vi era sempre stato un particolare attrito.
L’avviso di garanzia a Stefania, tuttavia, potrebbe essere squisitamente un passo ‘tecnico’ per consentire di nominare un perito di fiducia nell’espletamento dell’autopsia che, prevista per lunedì scorso, è invece slittata alla prossima settimana.
Non è però da escludere che gli investigatori abbiano invece raccolto elementi tali da ritenere Stefania in qualche modo coinvolta con il delitto. Tra gli aspetti non del tutto chiari, vi sarebbe ad esempio il fatto che, secondo la sorella minore, la famiglia avrebbe affidato a Mary quella somma e il compito di comprare la casa all’asta quando all’origine delle diatribe vi erano proprio questioni legate agli affari di famiglia: Mary non era mai stata coinvolta in alcun modo nella società  edile, poi dichiarata fallita, che il padre Luigi aveva fatto costituire quando decise di ritirarsi: le quote, infatti, erano in mano a Stefania e al fratello Silvano.