Comunali: Castiglione;dopo polemiche procura apre fascicolo

FIRENZE – Viglia del voto 'calda' sul caso Castiglione della Pescaia (Grosseto), dove sulla scheda non ci sara' il simbolo del Pdl per alcuni errori di compilazione verificati dopo la presentazione della lista. Dopo le polemiche, che si sono fatte sempre piu' vivaci, ora la parola e' passata anche ai magistrati: la procura della Repubblica di Grosseto ha aperto un fascicolo, senza indagati, in seguito a quanto pubblicato dalla stampa sul clima della campagna elettorale a Castiglione. Intanto i candidati della lista di centrosinistra 'Insieme per Castiglione', che esprime come aspirante sindaco Giancarlo Farnetani, hanno inviato nel pomeriggio un esposto alla stessa procura e anche al prefetto denunciando in sostanza una turbativa delle operazioni di voto in seguito a quanto detto da Monica Faenzi (Pdl), sindaco uscente di Castiglione e portavoce regionale del Partito. Non e' ancora chiaro cosa contenga il fascicolo aperto dalla procura, ma lo scontro piu' aspro tra centrodestra e centrosinistra e' maturato negli ultimi giorni a proposito dell'invito di Faenzi all'elettorato di centrodestra di disertare le urne e a ''monitorare'' il voto: un invito che i suoi avversari hanno interpretato come una sorta di schedatura degli elettori. Poche ore prima che emergesse la decisione della procura di occuparsi del caso, del resto, il ''duello'' era ai massimi vertici della politica regionale dei due schieramenti. E' sceso in campo lo stesso governatore della Toscana, Enrico Rossi (Pd): annunciare presidi ai seggi contro il voto e monitorare chi andra' a votare, e' un reato anche in considerazione del fatto che Faenzi e' sindaco uscente. ''Mentre il Presidente della Repubblica invita a far si' che 'la lotta politica non sia guerra' – dice Rossi – , Monica Faenzi annuncia 'presidi ai seggi contro il voto, e chi andra' a votare sara' monitorato''. Per la esponente di centrodestra, invece, ''non andare a votare e' una scelta politica legittima espressamente prevista dalla legge. Al contrario indurre gli elettori a recarsi alle urne, paventando l'esistenza di un dovere civico che in questo caso non esiste, e' un reato per il quale gia' in passato amministratori di sinistra sono stati condannati''. ''Non sono per niente intimorita dal fascicolo di indagine aperto dalla procura. Anzi lo ritengo molto utile alla fine di un monitoraggio vero su quello che e' stato il clima elettorale'', dice adesso Faenzi, denunciando le ''continue coercizioni sull'elettorato. Io – conclude – mi sono solo difesa. Io ho annunciato un monitoraggio vicino ai seggi a tutela degli elettori''.

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