Concorsi truccati, sospeso rettore Università di Catania. Indagati 40 professori

Concorsi truccati, sospeso rettore Università di Catania. Indagati 40 professori
Concorsi truccati, sospeso rettore Università di Catania. Indagati 40 professori (Ansa)

Baroni e baronato 

Quando si leggono queste notizie, sale d’istinto la rabbia e d’istinto viene da puntare il dito. Poi mi ricordo che bisogna astenersi dal giudizio e smettere di trarre conclusioni affrettate. E’ bene ricordare che un indagato non è un colpevole e che la presunzione d’innocenza è un diritto da tutelare. Un imputato è innocente fino a prova contraria e non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva».

Ma la rabbia rimane, perché sul baronato universitario se ne sentono troppe e da troppi anni.

Al pari del diritto allo studio –  sancito, come ben sappiamo, dalla costituzione (comma 3 e 4 dell’art. 34 ) – è auspicabile che capaci e meritevoli, anche se privi di relazioni personali e familiari,  possano accedere a posizioni lavorative in base a curriculum e risultati.

La notizia

Il rettore di Catania, Francesco Basile, e altri nove professori con posizioni di rilievo all’interno dei Dipartimenti sono stati sospesi dal servizio. Sono indagati con l’accusa di associazione per delinquere, corruzione e turbativa d’asta in relazione a concorsi truccati. Al centro dell’indagine della Digos, denominata “Università bandita”, ci sono 27 concorsi: 17 per professore ordinario, 4 per professore associato, 6 per ricercatore. I professori indagati sono in tutto 40, e lavorano negli atenei di Bologna, Cagliari, Catania, Catanzaro, Chieti-Pescara, Firenze, Messina, Milano, Napoli, Padova, Roma, Trieste, Venezia e Verona.

L’inchiesta nasce da indagini avviate dalla Digos della Questura di Catania su 27 concorsi che per l’accusa sono stati truccati. E in particolare riguardano l’assegnazione di 17 posti per professore ordinario, quattro per professore associato e sei per ricercatore. (Fonte Ansa).

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