Confindustria fa i conti: 2009 profondo nero

Pubblicato il 26 Marzo 2009 - 12:35 OLTRE 6 MESI FA

Il sospiro di sollievo è durato una notte, il tempo di digerire l’accordo tra Tesoro, Abi e Confindustria per cui dieci miliardi di Tremonti-bond attiveranno 100 miliardi di credito bancario e otto miliardi andranno a diretto sostegno delle piccole e medie industrie. Appena il mattino successivo ed ecco le stime di Confindustria: nel 2009 calo del Pil del 3,5 per cento (era ancora dicembre quando Confindustria stimava un calo dell’1,3).

Disoccupazione: 507mila posti persi in due anni, il 2 per cento della popolazione lavorativa. 867 mila se si considerano anche coloro che finiscono in cassa integrazione. Deficit al 4,6 per cento sul Pil. Debito pubblico al 112, 5 nell’anno in corso e al 114,7 nel 2010. E sono stime che, avverte la stessa Confindustria, inglobano perfino una quota di ottimismo, tengono nel calcolo una “ripresa” dello 0,8 nel 2010.

Matematica che comunque proprio non piace al ministro Sacconi che, dopo averci pensato sopra tre, quattro ore, ha commentato con stizza: “Qualcuno ama il peggio”.