Confindustria: Segni contrastanti economia, Italia rischia 1 punto Pil

Roma – "Lo scenario globale è plasmato da forze nuove e contrastanti" e l'Italia "potrebbe risentirne per un totale di quasi un punto percentuale nel biennio 2011-2012, con l'impatto maggiore l'anno prossimo". E' quanto afferma il Centro studi di Confindustria (Csc) nella sua analisi riferita a marzo 2011. In positivo, scrivono gli analisti di Confindustria, influisce il maggior slancio ereditato dal 2010 e registrato in avvio del 2011 dal commercio mondiale, che è atteso ora aumentare dell'8% quest'anno e il prossimo (nel biennio 1,5 punti percentuali in più di quanto indicato a dicembre dal Csc), già inglobando una stima dell'impatto della catastrofe giapponese. Molto dinamici Stati Uniti e Germania, sostenuti i ritmi di espansione degli emergenti. Le altre variabili, prosegue Confindustria, attenuano la crescita internazionale. Rispetto al quadro delineato tre mesi fa, con lo shock petrolifero (dovuto a fattori extra-economici) il greggio è di un quarto più costoso e anche le altre materie prime riducono il potere d'acquisto dei paesi consumatori; la Bce ha anticipato i rialzi dei tassi; il cambio dell'euro è più forte di quasi l'8% sul dollaro. L'effetto sarebbe molto attenuato qualora rientrassero rapidamente le turbolenze politiche, spiegano ancora gli economisti di viale dell'Astronomia.

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