Cori a Balotelli: la rabbia di Moratti, le paure di Bersani e le giustificazioni di Cellino

Pubblicato il 22 Settembre 2009 - 13:43 OLTRE 6 MESI FA

balotelli01gContinua l’ormai solita questione dei cori razzisti allo stadio e per l’ennesima volta la vittima è il calciatore dell’Inter Mario Balotelli, che durante la trasferta di Cagliari, vinta dai neroazzurri per 2-1, è stato insultato dai tifosi della squadra di casa. Partita da sospendere o da far continuare?

La risposta a questa domanda appare più difficile del previsto e l’ennesimo episodio di razzismo, quello di Cagliari appunto, è stato commentato da molte voci del panorama calcistico e non solo.

Il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha commentato: “Cagliari non è una città razzista. Non lo è storicamente, il nostro giocatore leader è stato Suazo, di colore, come tanti altri avuti in squadra. Attenzione a non strumentalizzare certi episodi”.

Va giù duro ma in un’altra direzione il presidente dell’Inter Massimo Moratti: “La gara andava sospesa punto e basta”. Dalla Figc però fanno sapere che la decisione non spetta però all’arbitro.

Sulla vicenda è intervenuto anche il candidato alla segreteria del Pd Pier Luigi Bersani che sulla sua pagina di Facebook ha commentato: “I cori razzisti sono un insulto all’intelligenza di tutti. Sono ormai troppi purtroppo gli episodi di razzismo che avvengono negli stadi di tutta Italia. Credo che abbia ragione chi in queste ore avrebbe voluto vedere una sospensione di quella partita”.

Ancora cori razzisti dunque, ancora inciviltà allo stadio, ma cosa rischia adesso il Cagliari? Vale la pena ricordare che per gli insulti proprio Balotelli lo scorso campionato, da parte dei tifosi della Juventus, la squadra bianconera fu costretta a giocare una partita in casa a porte chiuse.