Correnti marine/ Ad influenzarle sarebbe il movimento delle meduse, lo rivela uno studio pubblicato su “Nature”

meduseI moti delle correnti marine sono alimentate anche dal lento e ondeggiante nuoto delle meduse e degli altri animali acquatici che contribuiscono a determinare la turbolenza degli oceani.

E’ quanto hanno dimostrato in uno studio pubblicato su Nature Kakani Katija e John Dabiri del California Institute of Technology presso Pasadena, confermando un intuizione del nipote di Charles Darwin a metà degli anni ’50.

I due studiosi hanno testato la teoria sulla turbolenza e il mescolamento di fluidi, studiando il nuoto delle meduse dell’Oceano Pacifico.

Facendo calcoli basati su forma e dimensioni di questi animali i ricercatori californiani hanno dedotto che il loro nuoto, insieme a quello di altri organismi acquatici, nell’ingenerare turbolenze è parimenti importante quanto quello di venti e maree.

Spargendo un liquido fluorescente nelle acque di un lago salato sull’isola di Palau nel Pacifico infestato da meduse hanno constatato che l’acqua fredda spostata dal branco verso l’alto era considerevole e contribuiva ad innescare il sistema di rimescolamento con il liquido piu’ caldo in superficie.

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