In Puglia è in corso il G7 a guida italiana. Il luogo scelto è Borgo Egnazia in provincia di Brindisi. Un posto incantevole a giudicare dalle immagini che stanno rimbalzando sui siti italiani e mondiali. Molte le questioni aperte di cui si sta parlando: tra queste il cambiamento climatico, il prestito da 50 miliardi che ha ottenuto l’Ucraina, le divisioni sull’aborto e sui diritti LGTB, questi ultimi dati per spariti nel comunicato finale (cosa che, se confermata, rappresenterebbe un grave passo indietro sui diritti).
Quello che si nota guardando i siti esteri è il grande risalto che viene dato da un lato alla premier italiana, dall’altro all’organizzazione dell’evento. Bisognerà però capire se, una volta terminato il G7, malgrado quello che va dicendo la Meloni in queste ore, il risalto dato alla guida italiana sarà stato davvero per i risultati ottenuti sui vari dossier mondiali o per altro.
Come sono stati accolti i leader mondiali
I leader mondiali sono stati accolti dai paracadutisti della Folgore che si sono esibiti davanti a loro. Bello anche il momento del saluto che la premier ha riservato a tutti (tanto calore da Sunak che ha abbracciato la Meloni, saluti freddini da Macron). In sala stampa è stato posizionato un grande ulivo, i tavoli da ping pong per rilassarsi e il biliardino per fare una partitina tra colleghi.
Tutto insomma, a Borgo Englazia, è stato curato al minimo dettaglio puntando sulle eccellenze italiane e pugliesi (panorama, mare, cucina, alberi d’ulivo e chi più ne ha più ne metta). Niente da ridire però come al solito si rischia di apparire un po’ macchiettistici. Si rischia di eccedere nei “punti di forza” gastronomici e paesaggistici dell’Italia e di essere poco concreti per tutto il resto. Come se l’Italia debba apparire, agli occhi dei grandi del mondo, leader solo nel turismo e nel cibo. Insomma la solita scelta tipicamente italiana di badare tanto alla forma e poco alla sostanza.
La sala stampa del G7 nel servizio di Agorà su La7 con i tavoli da ping pong e il bigliardino
Come vedono il G7 all’estero: alcuni esempi