COSTITUZIONE, PD IN PIAZZA: SCALFARO, ”SI PUO’ AGGIORNARE, MA NON STRAVOLGERE”

Scalfaro_comizio «Chi arriva a dire che la nostra Carta costituzionale è nata da una filosofia comunista lo fa perché questo è frutto di assenza, di ignoranza e di reazioni varie»: così tuona Oscar Luigi Scalfaro nel suo discorso a piazza Santi Apostoli per la manifestazione indetta dal Pd in difesa della Carta costituzionale. Scalfaro ha riscosso molti applausi e si è rivolto alla nostra Carta costituzionale come se fosse una persona, dandole del tu e chiedendole scusa «se in questi giorni sono tornati dei commenti che – ha detto – non servono al tuo onore».

Scalfaro: la Costituzione è nata per unire, non per dividere. «Basta con le inutili polemiche – ha detto Scalfaro – La nostra Costituzione è stata scritta per tutto il popolo italiano e destinata a tutti gli italiani, e serve a unirli». Il presidente emerito ha detto di portare sempre in tasca la Costituzione. «Non dimentichiamo – ha ripetuto – che è nata per un solo scopo, unire il popolo italiano, mai per dividerlo. Nessuno la usi per fare questo perchè sarebbe come tradirla».

«Si può aggiornare, ma non stravolgere». «La Costituzione vogliamo aggiornarla, certo, ma non è possibile che sia stravolta – ha detto Scalfaro – Per aggiornarla ci vogliono i due terzi dei parlamentari, e questo bisogna ricordarlo tutti i giorni e non un giorno sì e l'altro no. Non si possono toccare i valori fondamentali di libertà, di giustizia e i diritti inviolabili di una persona. Se la democrazia è governo del popolo, il popolo è la voce prima e più forte».

«Supremo tutore è il capo dello Stato». «La Costituzione è la libertà di tutti e noi la difendiamo – ha detto Scalfaro – Il supremo tutore della nostra Carta è il presidente della Repubblica al quale noi rivolgiamo un saluto. Ma qui noi ci fermiamo, perché non vogliamo fare dimostrazioni che possano sembrare un tentativo di tirare il presidente della Repubblica da una parte. Il suo ruolo infatti deve essere di assoluta imparzialità».

Berlusconi: mai attaccato la Costituzione. Silvio Berlusconi in giornata era tornato sulla polemica con il Colle sul caso del Decreto legge non firmato dal Quirinale su Eluana Englaro. «La sinistra – ha detto – mi ha accusato di aver attaccato il capo dello Stato e la Costituzione: non c'è niente di più falso!». Da ricordare che ieri Umberto Bossi aveva difeso
Napolitano e bocciato il progetto di cambiare la Costituzione per dare più poteri al premier.

Circa la Carta Costituzionale, il presidente del Consiglio ha detto, nel corso di Panorama del giorno su Canale 5, ha detto di aver «difeso la Costituzione in quelle che sono le sue parole precise che danno al governo la piena responsabilità di giudizio per quanto riguarda l'urgenza e la necessità» dei decreti. Il premier ha quindi sostenuto che la Costituzione non è un moloch intoccabile «poiché»è la stessa Costituzione che prevede nell'articolo 138 la possibilità e il modo di essere modificata.

«Con il presidente Napolitano – ha detto – io ho sempre avuto una cordialità di rapporti che sono sicuro rimarrà tale. E il presidente del Consiglio non ha assolutamente nessun interesse a non avere buoni rapporti con il capo dello Stato».

«Morte di fame e sete inaccettabile». «Io penso – ha detto il premier – che in breve il Parlamento varerà una legge che oltre a vietare qualsiasi forma di eutanasia, introducendo norme che io direi di civiltà per il testamento biologico, impedirà anche il ripetersi di un fatto per noi inaccettabile e cioè la privazione dell'idratazione e dell'alimentazione ad una persona che non sia in grado di provvedere a sè stessa».

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