Crisi e anticrisi: dalla UE 5 miliardi per energia e banda larga

Al Consiglio europeo di Bruxelles i leader dei 27 Paesi hanno raggiunto l’accordo per cinque miliardi di euro sulla lista di 39 progetti energetici da finanziare, insieme allo sviluppo della banda larga di Internet, nell’ambito del piano Ue di rilancio economico.

Il presidente di turno Mirek Topolanek ha confermato l'”accordo di principio sulla distribuzione dei fondi”, che potranno essere spesi solo nel 2009 e 2010. Soddisfatto il premier Berlusconi: “Abbiamo ottenuto tutto quello che volevamo dei 5 miliardi, ma la conferma verrà venerdì”. A quel che si sa all’Italia andranno 450 milioni.

La presidenza di turno ceca ha presentato, durante una riunione del Coreper (il gruppo dei rappresentanti permanenti degli Stati membri a Bruxelles), una nuova lista dei progetti energetici.

La proposta su cui è stata trovata l’intesa ha trovato un compromesso fra le esigenze, su cui insiste in particolare la Germania, di garantire che i fondi del piano di rilancio siano spesi da subito ed entro due anni per servire davvero ad alleviare la crisi, e la richiesta dei paesi dell’Est di mantenere nella lista il progetto del gasdotto Nabucco, i cui cantieri dovrebbero essere aperti dopo il 2010.

L’ambizione dei promotori è che il gasdotto sia operativo nel 2013. Dovrebbe collegare la Turchia all’Austria attraverso la Romania, la Bulgaria e l’Ungheria, aprendo la possibilità di far arrivare all’Ue il gas dall’Azerbaigian, dall’Egitto, dall’Iran o dall’Asia centrale, riducendo la dipendenza energetica europea dalla Russia.

Gestione cookie