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Crisi economica/ Draghi: “Si esce dalla recessione facendo meno debiti. Vale per gli Stati come per le aziende”

di Alessandro Avico |16 Giugno 2009 17:50

«È arrivato il momento di iniziare a progettare delle strategie di uscita dalla crisi economica internazionale». Lo ha dichiarato Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia nel suo intervento a Berlino in occasione del Wirtschaftstag 2009.

«Ci troviamo ora – ha detto Draghi – nel mezzo di una strategia disegnata come risposta alla crisi. Si tratta di una strategia fondata su tre pilastri e c’è un terzo pilastro che dovremmo cominciare a considerare, le strategie di uscita. Anche se i tempi non sono ancora maturi per l’immediata attuazione di tali strategie di uscita lo sono per cominciare a progettarle e per riflettere sulle condizioni necessarie alla loro attuazione».

Draghi ha poi spiegato: «Una lezione importante di questa crisi è che il sistema l’ha affrontata con un capitale particolarmente contenuto, buffer di liquidità estremamente ridotti e un regime di capitale e valutazione con significative conseguenze pro-cicliche. Per affrontare tali tematiche, molti lavori sono in corso sul capitale e sulla liquidità bancaria».

Il governatore ha infine concluso: «Il nostro lavoro si basa in sostanza sul ripristino di un sistema finanziario che operi con meno debito e sia più immune dal set di non corretti incentivi alla base di questa crisi, dove la trasparenza consenta una migliore identificazione e gestione dei rischi, la sorveglianza prudenziale e regolamentare risulti rafforzata e il sistema sia in grado di lasciar fallire le istituzioni non correttamente gestite. Ci attendiamo che le autorità nazionali e le società attuino le parti più significative di tali principi per la fine del 2009».

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