Crisi, editoria Usa/ Continua il calvario, rischiano la chiusura Boston Globe e Chicago Tribune

Nuovi dati sull’andamento della barcollante industria giornalistica americana continuano a far tremare le vene e i polsi. Secondo l’American Society of Newspapers Editors (ASNE), nel 2008 le redazioni hanno perso 5.900 giornalisti, ovvero l’11,3 del totale, il calo più grave dal 1978.

Nel 2007 la perdita era stata di 2.400 giornalisti. Unico dato positivo: in un anno sono aumentati del 21 per cento i giornalisti che lavorano online sui siti di internet.

”La perdita di giornalisti è una perdita per la democrazia”, ha commentato amaramente Charlotte Hall, presidente dell’Asne ed editrice del quotidiano Orlando Sentinel (Florida).

Sotto i colpi della recessione e la concorrenza di internet con i suoi sempre piu’ numerosi siti che forniscono news gratuitamente, i ricavi dell’Asne nel primo trimestre di quest’anno sono precipitati del 60 per cento.

La Gannett, principale gruppo editoriale di quotidiani degli Stati Uniti, ha visto le sue azioni crollare del 90 per cento rispetto all’anno scorso. L’azienda di McLean, Virginia, ha ricavato nel primo trimestre 77,4 milioni di dollari, di contro ai 191,8 milioni del primo trimestre 2008.

Nel tentativo di risparmiare milioni di dollari in costi annuali, il New York Times – che ha già venduto il suo grattacielo sulla Ottava Avenue di Manhattan per 225 milioni di dollari – eliminerà svariati suoi inserti assorbendo parte dei contenuti in altre sezioni.

E l’executive editor del giornale, Bill Keller, ha preannciato altri tagli salariali dopo aver ridotto del 5 per cento gli stipendi dei dipendenti, avvertendo i sindacati di accettare la riduzione per evitare licenziamenti.

Il Boston Globe, di cui la New York Times Co. è proprietaria, versa in pessime acque e chiuderà i battenti se i suoi sindacati non accetteranno tagli pari a 20 milioni di dollari.

Peggio che andar di notte al Chicago Tribune, che è sull’orlo della bancarotta e si accinge a licenziare il 20 per cento del suo personale.

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