Crisi, Ue/ Pil Italia 2009 – 4,4%, nel 2010 + 0,1%, peggio di aspettative governo ma verso stabilizzazione

Si sapeva, l’aveva calcolato e comunicato pochi giorni fa il Tesoro: per l’Italia il 2009 anno nero. Conferma e peggiora un po’ le stime la Commissione Ue: il Pil nel 2009 farà registrare una flessione del 4,4%, per poi tornare – a politiche invariate – appena sopra lo zero nel 2010 (+0,1%), a quanto riferisce l’Ansa. E la disoccupazione viaggerà in entrambi gli anni intorno al nove per cento.

Lo scorso gennaio l’esecutivo Ue aveva previsto un -2% nel 2009 e un +0,3% nel 2010. Le nuove stime di Bruxelles sono un po’ più pessimistiche di quelle del governo, che nella Relazione unificata ha indicato un -4,2% quest’anno e un +0,3% il prossimo.

“Sotto la spinta di un impulso molto negativo in arrivo dal 2008, il pil reale nel 2009 dovrebbe registrare la più forte caduta da diversi decenni” afferma Bruxelles nel documento.

“La previsione per la prima età del 2009 è fortemente sfavorevole – si legge ancora – gli indicatori di breve termine indicano una protatta riduzione dell’attività economica. In particolare la produzione industriale si è contratta in modo netto nei primi due mesi e a marzo dovrebbe diminuire di nuovo”.

Certo ci sono dei segnali di miglioramento, ma per quest’anno non basteranno. “Alcuni indicatori indicano tuttavia una stabilizzazione nei prossimi mesi. La fiducia dei consumatori in aprile è migliorata e si registra un impatto positivo dagli incentivi per l’acquisto di aiuto ad efficienza energetica. In aprile c’è stata una ripresa anche nella fiducia delle imprese”.

Ma, osserva Bruxelles, “nonostante questo background, il pil reale dovrebbe registrare un’altra forte contrazione nel primo trimestre del 2009 e continuare a declinare per tutta la maggior parte dell’anno, tuttavia muovendosi gradualmente verso la stabilizzazione”.

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