Cuba: il megaconcerto pacifista tra scontri e minacce di morte. L’analisi di Mimmo Candito per La Stampa

Pubblicato il 21 Settembre 2009 - 10:34 OLTRE 6 MESI FA

Blitz quotidiano propone oggi come articolo del giorno il racconto di Mimmo Candito per La stampa, il quale spiega le vicende del megaconcerto pacifista che si è tenuto domenica pomeriggio a Cuba, nella capitale Havana. Al concerto anche Jovanotti e Miguel Bosè, ma Juane, l’organizzatore dell’evento è stato minacciato di morte, mentre a Miami è divampata la furia degli anticastristi.

“C’era gente che si preparava già da due giorni, per essere certa che un posto buono, di prima fila, nessuno glielo togliesse, nella festa di ieri pomeriggio. Non era il Primo Maggio né l’anniversario del Moncada, ieri; ma di raduni di massa, e di folle oceaniche, i cubani hanno un’esperienza che neanche Mao sapeva far meglio, e il loro cinquantennale know how gli dà una sapienza ben consolidata. Fidel, quando era ancora in forma, li convocava d’imperio, a raccogliersi «spontaneamente» dietro le liturgie di regime (chi non c’era perdeva punti, segnalato dai Comités de Defensa de la Revolución), e poi li teneva a cuocere, buoni e osannanti, sotto il sole torpido del Caribe, per quattro o cinque incontenibili ore di retorica anti-yanqui. […]