Dal “waterboarding” ad Abu Ghraib: sul web violenze e torture riprodotte con i Lego

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Si fa chiamare Legofesto e ci tiene a rimanere anonimo. È l’artista che ha ricostruito con mattoncini e personaggi Lego episodi di cronaca particolarmente violenti, a cominciare dalle torture commesse dall’ esercito americano e della Cia durante l’amministrazione Bush.

Tra le immagini si trova il waterboarding – la tecnica di soffocamento utilizzata dalla Cia e citata dal memo riservato reso pubblico dal presidente Obama – così come l’uccisione di un uomo durante l’ultimo G20 di Londra.
Nelle varie gallerie si trova anche “Ghosts of Abu Ghraib” una ricostruzione delle torture messe in atto dall’esercito americano nella famigerata prigione irachena. Queste immagini, violente e al contempo surreali, risultano uno straordinario atto di denuncia contro la tortura e hanno fatto velocemente il giro della rete.

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