ROMA – Sergio De Gregorio ammette di aver preso due milioni in nero e racconta di averlo confessato ai magistrati. Tutto senza però spiegare perché quei soldi gli siano stati dati “in nero”. Dopo la sua audizione coi pm di Napoli culminata con la richiesta di giudizio immediato, l’ex senatore Idv passato col Pdl spiega: ”Perché mi abbiano dato due milioni in nero me lo sono chiesto anch’io. L’ho confessato, ho commesso un reato”.
”Se me li avessero dati in maniera trasparente – ha aggiunto il senatore – li avrei dichiarati come ho dichiarato un milione di euro alla Camera e sarei stato nella legge. Ho accettato un pagamento in nero, ho sbagliato e l’ho confessato al magistrato”. Rispondendo alla domanda su cosa abbia dato in cambio dei due milioni in nero ricevuti da Walter Lavitola per la sua fondazione, De Gregorio ha risposto: ”Nulla”.
De Gregorio è stato sentito per circa un’ora e mezza dagli inquirenti romani in qualità di testimone indagato in procedimento connesso ed ha detto di non sapere nulla riguardo a Domenico Scilipoti e Antonio Razzi. ”Sono cose delle quali non so niente – ha dichiarato uscendo dal palazzo di giustizia – sono cose consumate, se si sono consumate, alla Camera dei Deputati e io sono stato sette anni al Senato, non chiedetemi cose che non so”.
”La mia è una operazione verità – ha aggiunto De Gregorio spiegando i motivi della sua collaborazione con i magistrati – ho fatto una scelta processuale di parlare delle cose che sapevo e delle quali ho gia’ detto”. Circa l’esposto di Antonio Di Pietro sulla vicenda di Giuseppe Caforio, il quale ha dichiarato di essere stato sollecitato a cambiare casacca, De Gregorio ha commentato: ”Di Pietro si perde la cassetta in corso d’opera. Si vede che non era importante, magari qualcuno si inventera’ che l’hanno rubata i servizi segreti americani, ma di fatto se l’e’ persa”.