Bruno Frappat: “Al via un decalogo per i giornalisti francesi”

“I giornalisti non sono né poliziotti né giudici”. Ad affermarlo è il giornalista francese Bruno Frappat che, in un’intervista su “Le Monde”, racconta il suo esordio alla guida  di un gruppo di undici professionisti con il compito di redigere un codice deontologico per i reporter.

Frappat, che il prossimo 30 giugno lascerà la presidenza del direttorio del gruppo cattolico Bayard Presse, per anni direttore di “Monde” e di “La Croix”, ha dichiarato al quotidiano francese le ragioni del suo impegno nel progetto.

“Poiché ho constatato una certa passività sul tema, ho deciso di autodesignarmi come selezionatore di una squadra di professionisti”.

Il codice dovrà essere ratificato dalle parti sociali per essere allegato al contratto collettivo dei giornalisti francesi. Frappat non teme il confronto: “Se riusciremo a produrre un testo semplice e chiaro i sindacati non si opporranno di certo. Faremo una sorta di decalogo del giornalista. Il nostro interlocutore è soprattutto il pubblico che aspetta da noi chiarezza”.

Alla domanda se l’Eliseo sia a favore di questo codice, il giornalista francese svicola: “Se avessi sentito di essere parte del sistema Sarkozy mi sarei immediatamente dimesso”.

I principali nodi da sciogliere per il gruppo di lavoro saranno la differenza tra informazione e comunicazione, la verifica delle fonti e delle notizie messe a dura prova dalla rapidità del web, il rapporto con la pubblicità e il rispetto della privacy. Il tutto tenendo presente che i giornalisti non sono né poliziotti né giudici.

Gestione cookie