Il governo Meloni aumenterà il deficit pubblico di 14 miliardi nel 2024. E i Tg annunciano: 14 miliardi disponibili. No, non proprio disponibili nel Bilancio dello Stato. Stampati, soldi stampati. A deficit e quindi a debito. Di aumento della produttività non c’è da sperare e sognare. Di aumento della concorrenza neanche a parlarne. Di calo dell’evasione fiscale e contributiva neanche a illudersi. In perfetta coerenza e sostanziale stabilità il governo che c’è si mette in sintonia con praticamente tutti i governi italiani da decenni: si fa deficit, si spende a debito.
L’intera politica, la società tutta, i sindacati, le associazioni di categoria, i “territori”, la gente, l’elettorato, l’intero Paese o Nazione che dir si voglia…tutti pensano, credono, fidano che deficit e debito non si paghino mai e che nessuno mai li pagherà. In questo credere, proseguire, insistere c’è comunione di intenti e sentimenti tra paese reale e paese civile, tra piazza e palazzo. Tutti certi, sicuri che si possa in eterno essere inadempienti senza mai varcare il confine che fa diventare insolventi.