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Demos sondaggio: Renzi al 42%, Pd in calo. Fi supera Lega

di Lorenzo Briotti |17 Ottobre 2015 9:33

Matteo Renzi (Ansa)

ROMA – Renzi continua a godere di moltissimi consensi, a differenza del suo partito, il Pd, che ne perde molti. E’ questo l’aspetto più inatteso del sondaggio Demos diffuso da Repubblica oggi 17 ottobre.  Matteo Renzi sembra ormai aver “personalizzato” il governo, più ancora del suo partito.

Anche Renzi ha comunque perso consensi, almeno dal punto di vista del numero di elettori che si sentono soddisfatti (sufficientemente o molto) dell’operato del suo governo, scesi oggi solo al 42%, la stessa cifra del novembre 2014 e un po’ più rispetto allo scorso giugno (39%). Il giudizio ” personale” su Matteo Renzi ha subìto variazioni più rilevanti: oggi il 44% degli italiani mostra di gradire il suo operato. Molto meno rispetto a un anno fa, quando l’indice superava il 60% ma comunque ancora alto e in salita rispetto ai dati di giugno, in cui ad essere soddisfatto era appena poco più del 40%.

Renzi resta quindi il leader politico più apprezzato. Dietro di lui c’è solo Giorgia Meloni anch’essa (in questo caso molto) più popolare di Fratelli d’Italia, il partito che guida. Matteo Salvini, leader della Lega, è il terzo e valutato positivamente dal 33% dei cittadini intervistati, registrando un calo di 4 punti rispetto allo scorso giugno.

Luigi Di Maio e Beppe Grillo, i portavoce del M5s sono graditi al 31% degli intervistati. Mentre Silvio Berlusconi è ancora più in basso dato che viaggia intorno al 26% dei cittadini. Alfano, leader dell’Ncd si ferma invece al 23%. Verdini, altro ex amico che ha abbandonato l’ex premier Berlusconi, è ancora sconosciuto a molti (41%) e apprezzato come leader solo dall’8% dei cittadini. 

Matteo Renzi appare insomma il Capo di un Governo modellato a sua immagine. La maggioranza dei cittadini però, non sembra soddisfatta delle riforme avviate e approvate in particolare in materia di scuola tasse e immigrazione. Quasi tre italiani su quattro ritengono inoltre poco o per nulla influente l’abolizione del Senato e del bicameralismo perfetto. Solo il 9% degli intervistati la ritiene una riforma efficace. Il 16% invece, dichiara di non saperne  nulla.

PD, M5S- Secondo le stime di voto di Demos, sarebbe sceso sotto il 32%, toccando così il livello più basso dalle elezioni europee fino ad oggi. M5s ha invece raggiunto il livello più elevato: il 27,2%. La distanza fra i due partiti si è dunque ridotta a circa 4 punti e mezzo. Alle europee era di quasi 20, un anno fa di oltre 16.

FORZA ITALIA SORPASSA LA LEGA NORD – Forza Italia avrebbe invece superato di nuovo la Lega. A pagare sarebbe il calo di interesse sulle questioni legate all’immigrazione. Fi sarebbe sopra di poco, meno di un punto percentuale, ed entrambe le formazioni sono attestate intorno al 13%. I due partiti appaiono così costretti ad allearsi: secondo Demos, un loro asse supererebbe il 48%. Anche la sfida con il M5s risulterebbe insidiosa per il Pd, che non arriverebbe al 53%. In entrambi i casi, Forza Italia- Lega e M5s, la distanza è ridotta rendendo così il Pd  “favorito” ma non ” predestinato” a un successo sicuro.

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