Droga / Scoperte coltivazioni casalinghe di marijuana: tre arresti nel Palermitano

Una piantagione di marijuana è stata scoperta dai carabinieri a Misilmeri, alle porte di Palermo, dove sono stati arrestati due coniugi responsabili della coltivazione. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati anche un fucile e due pistole, tutti con matricola abrasa e completi di munizioni e che ora saranno sottoposti ad esami tecnici dal Ris dei carabinieri di Messina per verificare se siano state utilizzate per commettere delitti. Le armi sono state ritrovate dentro un armadio durante una perquisizione in casa della coppia, una villetta in contrada Piano Stoppa.

La piantagione di cannabis indica era alle spalle della proprietà dei coniugi, mimetizzata tra altra vegetazione e comprendente diversi arbusti alti fino a tre metri. Rinvenuta anche una quantità di marijuana già raccolta e posta a essiccare.

I coniugi arrestati sono Valentina Pensato, 23 anni, e Emanuele Gioè, 26 anni, cameriere con precedenti penali. La piantagione e’ stata individuata anche grazie a un elicottero del nono Elinucleo dei carabinieri di Boccadifalco. Nel dettaglio, a marito e moglie sono stati sequestrati 29 piante di marjiuana che erano a dimora nel giardino, altre 10 coltivate in vasi e 25 già estirpate ed in fase di essiccazione, un vasetto contenente 29 grammi di semi di cannabis, una pistola semiautomatica marca “Galibondo” calibro 9×21 con matricola abrasa, 48 proiettili per quest’arma, un fucile “Flobert” calibro 8 con 2 proiettili, una rivoltella a salve a salve modificata e priva di tappo rosso, 5 coltelli a serramanico, due bisturi chirurgici. Gioè è  stato rinchiuso nel carcere dei Cavallacci a Termini Imerese, mentre la moglie al Pagliarelli di Palermo.

In un’altra operazione antidroga, a Bagheria, i carabinieri hanno arrestato  Carmelo Di Lorenzo, 31 anni, nella cui abitazione di via Cesare Battisti sono stati sequestrati due piante di cannabis indica coltivate in vaso, marijuana già essiccata per 31 grammi e due grammi di hashish. I carabinieri erano intervenuti per una lite tra Di Lorenzo e i suoi vicini, infastiditi dall’acqua che scolava dal suo terrazzo mentre annaffiava le piante. Al loro arrivo, i militari hanno cosi’ scoperto che nei vasi c’era marijuana.

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