Editoria/ Dagospia e la storia di amore e odio tra Feltri e Belpietro. Sempre insieme dagli esordi ma ora Vittorio non perdona a Maurizio di essere passato a “Libero”

Pubblicato il 7 Agosto 2009 - 19:59 OLTRE 6 MESI FA

Erano sempre stati insieme, prima nell’esperienza all’Europeo, poi in quella all’Indipendente, fino a quando affrontarono, ancora una volta  insieme, Il Giornale.

Poi la coppia Feltri-Belpietro, cui il sito Dagospia.com dedica un velenoso post, si era divisa: uno era andato a fondare un nuovo quotidiano, Libero, l’altro aveva accettato la direzione di Panorama.

Oggi, alla fine, si sistemano entrambi per il meglio. Vittorio Feltri torna al suo vecchio amore, Il Giornale, che con l’allora amico, oggi, secondo Dagospia nemico, Belpietro aveva raccolto dalle mani di Montanelli, passato a fondare la Voce.  Maurizio Belpietro, a sua volta subentrato a Feltri nella direzione del Giornale e poi passato a Panorama, dal quale  esce certo non coperto di gloria, va ora a occupare la poltrona di direttore di Libero.

Secondo Dagospia, Feltri aveva previsto che la sua fuga verso il Giornale avrebbe risvegliato Belpietro, che mal sopportava di dovere rimanere al poco fruttuoso Panorama, ma in un incontro, Maurizio aveva assicurato a Vittorio che le sue prospettive erano ben altre e che lui guardava al  Tg5.

Alla base c’era una promessa di Silvio Berlusconi, che però alla fine non è stata mantenuta. Risultato? Si è avverato ciò che Feltri aveva previsto. Feltri  alla fine ha accettato di andare a dirigere Il Giornale e Belpietro ha preso il suo posto a Libero.

Secondo una delle tante voci dell’ambiente, l’uscita di Feltri avrebbe avuto questa origine: gli Angelucci, proprietari di Libero e del Riformista, avrebbero chiesto a Feltri di spostare la linea del quotidiano in modo più favorevole a Gianfranco Fini e per questo Berlusconi avrebbe deciso, come punizione, di riprendersi Feltri, considerando la sua uscita un danno irreparabile per Libero. Feltri, fedelissimo di Berlusconi, avrebbe considerato la scelta di Belpietro una mossa ostile contro il premier che non aveva rispettato i patti, un vero e proprio tradimento.