Editoria/ L’ad di Google vede il futuro dei giornali nella pubblicità e in nuove idee per attirare i lettori

L’ad di Google, Eric Schmidt, ha suggerito agli editori di quotidiani di continuare ad affidarsi alla pubblicità, ma anche di trovare  nuove idee per attirare lettori.

Intervenendo alla convenzione annuale della Newspapers Association of America a San Diego, California, Schmidt non ha presentato proposte specifiche per affrontare la grave crisi dei quotidiani ma ha delineato alcune possibilità, portando l’esempio di Wikipedia, l’enciclopedia online che consente agli utenti di contribuire con materiale o integrare contenuti.

Ha poi sollecitato gli editori a concentrarsi sulla tecnologia mobile e sullo sviluppo di nuove piattaforme per diffondere le notizie. Schmidt ritiene che ci sia ancora spazio per gli abbonamenti e gli articoli che possono essere letti a pagamento, ma ha insistito sull’importanza della pubblicità, che nel caso di Google rappresenta il 98 per cento delle entrate.

Schmidt ha poi rilevato che i notiziari su internet richiedono troppo tempo per essere letti, ancor più che sfogliare un giornale, ma che si tratta di un difetto che può essere corretto con nuove tecnologie.

«Noi di Google», ha proseguito Schmidt, «stiamo lavorando per risolvere le questioni tecnologiche, ma al momento non abbiamo risultati che possano essere definiti soddisfacenti».

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