EGITTO: TUTTI GLI OSTAGGI SONO STATI LIBERATI, IL GOVERNO, ”NESSUN RISCATTO”

Turisti2_2 «Tutti gli ostaggi occidentali ed egiziani sono liberi»: così la tv di stato del Cairo ha dato la notizia della liberazione dei 19 ostaggi, cinque turisti italiani, cinque tedeschi, un romeno e le loro otto guide locali, rapiti il 19 settembre scorso nel sud del Paese. «Sono liberi e stanno bene» hanno fatto sapere le fonti citate dall’emittente. La conferma è arrivata dal ministro del Turismo egiziano Zoheir Garana, il quale ha annunciato che gli undici turisti raggiungeranno presto l’aeroporto del Cairo.

FRATTINI CONFERMA – Ha confermato la notizia del rilascio anche il ministro degli Esteri Franco Frattini. «I nostri connazionali e gli altri ostaggi in Egitto sono stati liberati da un’attività ancora non raccontabile» ha detto il titolare della Farnesina, specificando dopo le dovute verifiche, che le condizioni fisiche degli ex ostaggi sono buone. «Gli ostaggi stanno tutti bene» ha detto il ministro, e il loro rilascio è «il risultato di una collaborazione internazionale della quale dobbiamo essere davvero grati alle autorità degli altri Paesi che hanno lavorato con noi», ha dichiarato Frattini, senza fornire dettagli sul luogo in cui si trovavano gli ex ostaggi al momento della liberazione. «È un’area – ha detto il ministro ai giornalisti – che come comprenderete è ancora soggetta a delle misure di sicurezza». Alla liberazione dei cinque ostaggi italiani, ha però chiarito Frattini «hanno partecipato anche uomini dell’intelligence e delle forze speciali delle forze armate italiane».

«NESSUN RISCATTO» – Il ministro della Difesa egiziano, Mahamed Hussein Tantawi ha fatto sapere che la metà dei sequestratori degli undici turisti rapiti lo scorso 19 settembre in Egitto è stata uccisa. Nessun riscatto inoltre sarebbe stato pagato per la liberazione, secondo quanto afferma una fonte egiziana, un «responsabile» citato dalla tv pubblica egiziana.

BERLUSCONI – «Sono assolutamente soddisfatto» ha detto il presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, commentando la liberazione degli ostaggi, al suo arrivo a Lesa dove festeggerà il compleanno. «Anche qui – ha detto Berlusconi – abbiamo voluto la fermezza da parte degli altri governi interessati che volevano addirittura fare un blitz militare. Noi con l’esperienza di tanti anni di governo abbiamo ritenuto che fosse una soluzione che metteva a rischio la vita stessa degli ostaggi».

I FAMILIARI DEGLI EX OSTAGGI – Fine di un incubo dunque per i cinque ostaggi italiani coinvolti nel rapimento (tutti di Torino e provincia) Lorella Paganelli, 49 anni, Giovanna Quaglia, 52, Walter Barotto, 68, Mirella De Giuli, 70, e Michele Barrera, 72. «È una bella notizia, ma preferisco non commentare. Sa, è per una forma di scaramanzia… Comunque la paura è passata» ha detto Andrea Barrera, figlio di Michele Barrera, uno dei rapiti. Andrea ha spiegato di essere stato informato da Roma un’ora fa, ma di non essere a conoscenza dei dettagli del rilascio. «Devo dire – aggiunge – che la Farnesina ci ha sempre informato puntualmente e tempestivamente. I telegiornali davano notizie drammatiche, ma noi sapevamo tutto in anticipo e, quindi, non ci preoccupavamo più di tanto. Era meno traumatico di quanto avrebbe potuto essere». Come Barrera anche i familiari degli altri ex ostaggi hanno espresso la loro gratitudine a Frattini.

SPARATORIA – Il rilascio, a dieci giorni dal rapimento, arriva all’indomani della sparatoria alla frontiera tra Sudan e Ciad in cui sono stati uccisi sei dei rapitori. Prima della liberazione degli undici turisti e delle otto guide, il prestigioso quotidiano egiziano Al Ahram, citando fonti delle autorità sudanesi, aveva scritto che i rapitori non sono criminali comuni, indicando come scopo del sequestro dei 19 ostaggi quello di boicottare il turismo e l’economia dell’Egitto, che ostacola l’indipendenza del Darfur. I rapitori sarebbero ribelli di uno dei movimenti di liberazione del Sudan che operano in Darfur «sotto la direzione di Abdel Wahid Nur, e che collaborano con il Movimento per la Giustizia e l’Eguaglianza, diretto da Khalil Ibrahim».

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