ELEZIONI USA: CRESCE IL VANTAGGIO DI OBAMA SU MCCAIN

Obama_felice Due giorni dopo il secondo confronto televisivo tra i due candidati alla presidenza degli Stati Uniti, e a 27 giorni dalle elezioni, sale il vantaggio del senatore democratico Barack Obama sul rivale repubblicano John McCain. Secondo l’istituto di ricerca Gallup, Obama guida le preferenze elettorali degli americani di 11 punti percentuali. Inferiore il distacco secondo Zogby (4 punti, 48% a 44%), che però a poche ore dal confronto televisivo aveva concesso a Obama un margine di vantaggio di soli 2 punti.
Archiviata la sfida in diretta, che ha attratto 63 milioni di spettatori (audience in aumento rispetto al primo dibattito, ma inferiore al pubblico conquistato dai due candidati alla vicepresidenza, Sarah Palin e Joe Biden, che hanno fatto oltre 70 milioni di spettatori) i candidati e il loro entourage sono tornati a scambiarsi stoccate.

Ieri sera, davanti a una folla di 20.000 persone che lo acclamava sotto la pioggia in Indiana, Barack Obama ha promesso "giorni migliori" per l’America: "So che molti di voi provano ansia quando pensano al futuro, ma non è tempo per la paura e il senso di panico – ha detto il candidato democratico – E’ tempo di decidere. Posso passare queste quattro settimane che restano al voto a ricevere gli attacchi di John McCain, ma il popolo americano non può prendersi altri quattro anni di politiche di McCain-Bush".

Gli "attacchi" cui si riferisce Obama sono stati ripresi
anche dal suo vice Joe Biden, che in un comizio a Tampa in Florida ha accusato McCain di condurre una campagna di paura con i suoi spot pieni di insinuazioni sulla vera natura e il patriottismo di Obama, e la sua vice di aver pronunciato le "più oltraggiose insinuazioni" ai danni dell’avversario. McCain ha diffuso uno spot in cui si chiede "Chi è il vero Barack Obama" e Sarah Palin ha accusato il senatore dell’Illinois di essere stato amico di un attivista radicale degli anni ’60 da lei definito un "terrorista interno". Il riferimento è al leader del movimento radicale Weather Underground Bill Ayers, responsabile di una campagna di bombe (che non fece mai vittime) quando Obama aveva otto anni.

E ieri McCain ha rincarato la dose delle accuse sostenendo che Obama conduce una politica di favoreggiamento della corruzione che sta incrementando l’attuale crisi finanziaria globale. Parlando in Pennsylvania in un comizio al fianco della Palin, McCain ha accusato Obama e i democratici di avere in questi anni favorito politiche che hanno incoraggiato l’attuale crisi del debito e del credito, e di non aver mantenuto le sue promesse pre-elettorali, mentre la folla scandiva "Bugiardo, bugiardo".

Ultime settimane dunque su toni molto accesi, anche se il campo di Obama tenta di giocare la carta del fairplay con il suo volto più amato, la first-lady in pectore Michelle Obama. Ieri sera, intervistata da Larry King su Cnn, ha assicurato di non essersi sentita offesa quando McCain ha definito suo marito "quello là" (e continua a farlo nei comizi, suscitando l’immediata controreazione dei sostenitori di Obama, che hanno già stampato migliaia di magliette con su scritto "That One 2008"). "Ci sono sempre due livelli di dibattito durante la campagna elettorale, uno a livello di sapientoni, e uno dal basso", ha detto Michelle, elegante come sempre in un abito senza maniche viola, "Alla gente non importano i battibecchi. Vuole risposte concrete su come saneremo la situazione economica, come rimetteremo in piedi il sistema sanitario".

Parole soft anche per la sua avversaria "indiretta", la candidata vicepresidente: "Sarah Palin è un eccellente esempio di tutti i differenti ruoli che una donna può e deve avere", ha detto Michelle Obama, aggiungendo però con una punta di malizia: "Fa pubblicamente quello che nel loro privato. Anche io sono una madre e ho una carriera, e ho dovuto barcamenarmi. Ci battiamo perché tutte le donne possano avere la possibilità, mia e di Sarah Palin, di scegliere". Più tardi Michelle è apparsa anche al programma di informazione satirica "Daily Show" di John Stewart.

Il voto delle donne è un bacino determinante per l’esito elettorale del 4 novembre. Intanto la sfida reale è già cominciata: le nuove leggi elettorali che permettono agli elettori di esprimere il proprio voto in anticipo rispetto al 4 novembre cominciano a essere spese con forza da entrambe le campagne negli Stati chiave, come Ohio, Florida, Nevada, Virginia e New Mexico.

La novità è importante: oltre ai militari dispiegati all’estero, ai malati ricoverati in ospedale e ai residenti all’estero, ora qualsiasi elettore può richiedere in anticipo la scheda elettorale riempiendo un formulario e inviandolo all’ufficio elettorale locale senza dover specificare alcuna motivazione. Riceverà la scheda all’indirizzo indicato. La scheda votata va poi inviata per posta all’ufficio elettorale del proprio distretto non oltre dieci giorni prima del 4 novembre ed è valida se arriva agli uffici elettorali non oltre dieci giorni dopo il giorno del voto. Oppure può essere restituita di persona all’ufficio elettorale fino a chiusura dei seggi.

Il voto anticipato non premia necessariamente nessuno dei due campi, ma certo favorisce chi ha più soldi da investire in campagne di lungo periodo, perché bisogna essere efficaci con grande anticipo rispetto al giorno elettorale, e nello stesso tempo disinnesca i colpi di scena degli ultimi giorni di campagna elettorale. Un campo totalmente nuovo che potrebbe anche influenzare notevolmente il risultato di una sfida così incerta.

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