Elisa Claps: chiuse le indagini, Restivo unico indagato per l'omicidio

NAPOLI – L'accusa e' netta: omicidio volontario pluriaggravato. E il nome del presunto colpevole e' unico: Danilo Restivo. E' cosi' che la Procura di Salerno chiude le indagini sull'omicidio di Elisa Claps. Con un unico indagato e con 76 faldoni che 'raccontano', nei dettagli, cosa puo' essere successo quel 12 settembre del 1993: quando la studentessa potentina scomparve. E quando fu uccisa, dice la Procura. In quel sottotetto della chiesa della SS Trinita' di Potenza, dove il corpo di Elisa e' stato ritrovato 17 anni dopo, nel marzo scorso, quel giorno del 1993, Restivo tento' di approcciare sessualmente Elisa, allora adolescente. Poi, la furia, l'omicidio, finanche l'accanimento, sui vestiti, sul corpo. Tutto quel giorno. Le fasi, quegli attimi, la Procura di Salerno ha tentato di ricostruirli, tramite testimonianze, perizie dettagliate: tutto, ora, rinchiuso in 76 faldoni. Faldoni che sono stati messi a disposizione dei legali di Restivo, Mario e Stefania Marinelli, e dell'avvocato della famiglia Claps, Giuliana Scarpetta. E che potrebbero anche essere in gran parte inviati in Gran Bretagna, li' dove Restivo e' in carcere con l'accusa dell'omicidio della sarta Heather Barnett. La famiglia Claps e' ''soddisfatta'' dell'accusa mossa a Restivo, dice il legale Giuliana Scarpetta. E non caso, Filomena, la mamma di Elisa, e il legale saranno lunedi' prossimo in Inghilterra. ''Saremo li' per verificare le tante similitudini che ci sono tra i due casi – spiega la Scarpetta – similitudini tra due omicidi che in qualsiasi paese farebbero definire Restivo un serial killer''. Del resto lo scorso 28 aprile, proprio a Salerno, c'e' stato un vertice tra i magistrati inglesi e i pm salernitani che seguono il caso Claps, Rosa Volpe e Luigi D'Alessio. I pm inglesi hanno acquisito tantissimo materiale, dalle perizie agli articoli di giornali e, nello stesso processo iniziato due giorni fa, hanno chiamato a deporre molti testi italiani. Una storia e un'inchiesta, quella sul caso Claps, che conta ancora dei tasselli, fondamentali, mancanti: ''quelli sulle connivenze, sulle coperture'', ribadisce il legale dei Claps. ''Un aspetto sul quale sono sicura che la Procura di Salerno sta indagando, come del resto noi, e in merito al quale mi auguro che si proceda'', sottolinea la Scarpetta. Al ritorno dall'Inghilterra, il legale dei Claps depositera' una istanza per la restituzione della salma di Elisa. Forse, presto, i resti della giovane studentessa potranno, dunque, avere sepoltura.

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