(AGI) Emanuela Orlandi, richiesta di archiviazione per il fotografo Marco Fassoni Accetti, il supertestimone che si autoaccusò del sequestro di Emanuela Orlandi, la figlia del messo pontificio sparita in circostanze misteriose il 22 giugno del 1983. I pm Ilaria Calò e Simona Maisto hanno motivato la richiesta al gip sostenendo che non sono stati trovati riscontri a quanto dichiarato dal fotografo, aggiungendo che Accetti, come evidenziato da una consulenza psichiatrica, presenta forti disturbi della personalità e non può essere considerato del tutto attendibile.
Secondo Accetti, il sequestro della 15enne Orlandi, e quello di un mese prima della coetanea Mirella Gregori, era legato all’esistenza di trame internazionali ordite per condizionare una parte della Chiesa. Scagionato dall’accusa di omicidio, il fotografo era poi finito sotto inchiesta per calunnia e autocalunnia. I magistrati di piazzale Clodio, però, lo hanno definito ‘non credibile e ansioso di protagonismo’ perché le sue dichiarazioni sarebbero il “frutto di un lavoro di sceneggiatura scaturito dallo studio attento di atti e informazioni acquisiti negli anni”, mentre una perizia disposta dal gip Riccardo Amoroso ha stabilito che Accetti poteva stare in giudizio in quanto capace di intendere e di volere anche se affetto da disturbi della personalità di tipo narcisistico e istrionico.