Energia non convenzionale. Enzo Boschi (Ingv): “Ricerche in Toscana, Sicilia, Sardegna”

ROMA – L’Italia è in campo per il gas non convenzionale (da rocce e sabbie): Toscana, Sicilia e Sardegna sono le regioni, in particolare, in cui sono attualmente in atto degli studi per l’estrazione del gas non convenzionale, secondo un quadro tracciato da Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, durante il seminario ‘Il ruolo del gas non convenzionale: stato dell’arte e prospettive’ organizzato dalla Fondazione per lo sviluppo, tenutosi a Roma.

”Questo settore – ha detto Boschi – si sviluppa sulla conoscenza del sottosuolo. Il principale problema è che ci troviamo in zone molto antropizzate’, cioè, dicendolo in italiano, molto popolate’.

Parlando di nuove frontiere energetiche, Fedora Quattrocchi, dirigente dell’Ingv, ha aggiunto: “Anche il gas contenuto nella materia organica e nel carbone può essere considerato fonte rinnovabile”.

”La mappa geopolitica del gas – ha aggiunto Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile – sembrerebbe fortemente modificata in favore del Nord America e di alcune regioni asiatiche per quanto riguarda lo sfruttamento di questa risorsa”.

Sul fronte dell’impatto ambientale, secondo Ronchi, le principali preoccupazioni riguardano ”il possibile inquinamento delle falde acquifere” e ”eventuali fughe di gas durante l’estrazione”.

A livello europeo le criticità evidenziate da Samuele Furfari, Dg energia della Commissione europea, sono ”le faglie geologiche” e ”la densità di popolazione”. Secondo le previsioni di Furfari inoltre, nel 2030 ”solo il 10% del metano in Europa sarà di tipo non convenzionale”.

”Se questo gas potesse essere utilizzato in Italia – afferma Alessio Borriello, responsabile delle relazioni istituzionale dell’Aeeg – potrebbe determinare una diminuzione dei prezzi della risorsa inducendo la revisione dei contratti europei ‘Take or pay’, contribuendo cosi’ a sganciare il prezzo del metano da quello del petrolio. Secondo l’ ultimo rapporto del World Energy Council solo una piccola parte dei 140 bacini esistenti sono stati indagati (per lo piu’ negli Usa) ma secondo stime la disponibilità di gas non convenzionale potrebbe garantire gli attuali livelli di consumo di gas per tutto il secolo e anche oltre. .

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