Epifani secondo “Il Giornale”: viveur, voltagabbana e fuori dal mondo. Duro attacco del quotidiano milanese al leader della Cgil

Pubblicato il 17 Agosto 2009 - 12:55 OLTRE 6 MESI FA

Duro attacco del quotidiano Il Giornale al leader della Cgil Guglielmo Epifani. In un articolo a tutta pagina, firmato da Giancarlo Perna,  il sindacalista è definito un «viveur che sogna l’autunno caldo».

Epifani, secondo il giornalista, predica bene e razzola male: appoggia, come comparsa, le lotte dei lavoratori e poi sceglie di dormire in alberghi a quattro stelle, con un conto di 1100 euro «prelevati dalle capienti casse della Cgil, alimentate da iscritti illusi e pensionati ignari». Non solo, il leader Cgil si sarebbe preso il merito della vittoria dei lavoratori dell’Innse, dimenticando, che «la situazione l’ha risolta un padrone, un imprenditore bresciano che ha comprato l’azienda».

Spietata, sul piano politico, l’analisi dell’operato di Epifani sul piano della strategia sindacale. Secondo il quotidiano, l’attuale segretario è reo di aver condotto la Cgil all’isolamento, di aver favorito l’emergere di un sindacato di destra come l’Ugl e soprattutto di non aver capito che «il mondo è cambiato».

Scrive Perna che «Epifani ritiene se stesso e la Cgil al centro del mondo». Non solo, il leader, «cronicamente indeciso», sarebbe specializzato nei voltafaccia politici.

Craxiano di ferro della prima ora, il segretario della Cgil è passato con il Pds quando è scoppiata tangentopoli. Un «passo del gambero» per un sindacalista che, a detta del giornalista, ha operato «un rinnegamento del passato totale e sfrontato». Poi, anni di militanza in Cgil, all’ombra dell’ex segretario Sergio Cofferati con atteggiamento «prono agli ordini, senza mai un’obiezione».

Soprannominato Nesci (non so), per il suo costante barcamenarsi tra moderati ed estremisti, per non sbagliare, quando non sa bene che posizione prendere «in genere parla male del governo».

Prima o poi, la Cgil andrà a Congresso: e Perna pronostica che Epifani pagherà i suoi passi falsi. Ma gli iscritti del sindacato storicamente più a sinistra saranno d’accordo con il giornalista del quotidiano di Paolo Berlusconi?